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Nuovo Dpcm, zona rossa il 9 e 10 gennaio e cambiano le soglie Rt: "Preoccupa la variante inglese"

Italia zona rossa il prossimo weekend del 9 e 10 gennaio e abbassamento delle soglie dell'Rt per far scattare le fasce di rischio. Sono due delle novità in arrivo dopo il vertice tra il Governo e le Regioni finito nella notte sulle misure che saranno introdotte dal prossimo 7 gennaio, alla scadenza del decreto di Natale.

Riguardo ai nuovi provvedimenti, sarà fatto un ulteriore passaggio di Governo. Per l'Esecutivo erano presenti i ministri per le Autonomie e per la Salute, Francesco Boccia e Roberto Speranza. Tra i governatori, erano presenti Toti, Zaia, Bonaccini e Toma.

ZONA ROSSA IL 9 E 10 GENNAIO

"Valutiamo l'ipotesi per il prossimo fine settimana di applicare le misure da zona rossa per i festivi e prefestivi, con la salvaguardia dei Comuni più piccoli per gli spostamenti. Dopo aver raccolto i contributi dei presidenti si tireranno le somme con il Governo". Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, al termine del confronto. Sempre a quanto si apprende, per i Comuni sotto i 5mila abitanti saranno comunque possibili gli spostamenti entro i 30 km, ad eccezione del Capoluogo di provincia.

RT E NUOVE SOGLIE

Intanto, l'8 gennaio arriveranno i dati della Cabina di regia per il monitoraggio delle Regioni e "un certo numero di regioni dovrebbero cambiare fascia". Il passaggio effettivo alla nuova fascia di assegnazione avverrà l'11 gennaio. Ma il governo punta ad abbassare le soglie dell'Rt. "Stiamo facendo fare un approfondimento ai tecnici in modo da abbassare le soglie dell'Rt per accedere in zona rossa o arancione. Misura che incide sul modello della zonizzazione", ha detto il ministro Speranza.

"Guardiamo all'Inghilterra che ha superato i 60mila contagi al giorno e dobbiamo essere consapevoli del lavoro eccezionale che abbiamo fatto. Dobbiamo usare precauzioni serie perché quella variante ci preoccupa per la velocità di contagio".

Boccia spiega le intenzioni del governo: "La proposta oggi non è di cambiare i parametri, che restano gli stessi perché hanno funzionato, ma le soglie di accesso ad una zona, decidendo di essere ancora più rigorosi per consentire alla campagna di vaccinazione di avere delle reti sanitarie meno appesantite, da difendere con maggior forza quando l'Rt supera l'1". E aggiunge: "La zonizzazione e le responsabilità dei territori - prosegue Boccia - hanno funzionato perché hanno portato il paese da 1.72 a 0.8. E questo è un risultato oggettivo".

LE REGIONI

I presidenti delle Regioni sono quasi tutti concordi con misure rigorose anche per le prossime settimane purché non siano modificate di settimana in settimana e siano garantiti i ristori.
Diversi governatori sarebbero anche concordi sulla modifica in senso restittivo dell'Rt per accedere alle zone.

Sul fronte scuole, sì dalle Regioni al ritorno in presenza per elementari e medie dal 7 gennaio, mentre sulla riapertura delle superiori diversi governatori ritengono che sia decisivo aspettare l'esito del monitoraggio, previsto l'8 gennaio

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