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Zone franche montane, manifestazione di protesta dei sindaci a Irosa

Le terre alte di Sicilia, e cioè i 132 comuni che si trovano al di sopra dei 500 metri dal livello del mare e con una popolazione inferiore ai 15 mila abitanti, aspettano la piena attuazione della fiscalità di sviluppo e che le disposizioni concernenti l’istituzione delle zone franche montane in Sicilia si attuino e quindi diventino legge.

Il comitato regionale promotore, formato da diversi sindaci, ha così deciso di dare via ad uno sciopero permanente, un sit in ad Irosa (nei pressi dello svincolo autostradale dell’A19), fino a quando i due rami del Parlamento nazionale non esiteranno il provvedimento approvato dal Parlamento siciliano. La legge è stata approvata all’Ars il 17 dicembre del 2019 e deve necessariamente fare un passaggio tra Senato e Camera; attualmente è ferma in Senato.

"È un momento particolarmente drammatico per i comuni montani di Sicilia - dicono dal comitato, che ha scelto come base per l’iniziativa un camper - abbiamo deciso di scendere per strada perché non si può più aspettare, l’iter burocratico è troppo lungo e la politica è disinteressata ma qui le bollette e le tasse continuano ad arrivare puntuali. Defiscalizzare gli imprenditori resilienti in questi luoghi dimenticati equivale a fare sentire la presenza di uno Stato fino ad ora assente o solo richiedente di tasse e tribut. La nostra è una battaglia di civiltà il progetto delle zone franche montane siciliane è una dimostrazione di politica al servizio delle comunità. Le si rendano operative poiché non ci sono impedimenti". ANSA

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