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Boccia: "Stop agli spostamenti tra regioni anche in zona gialla". Ma c'è l'apertura di Conte

Il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia

«Dopo i sacrifici fatti in queste settimane e guardando anche quelli fatti dagli operatori sanitari, noi proponiamo un divieto di mobilità temporaneo anche per le aree gialle». Lo ha detto il ministro per gli Affari Regionali, Francesco Boccia, nel corso di un incontro di Confindustria Servizi Hcfs.

«Non abbiamo ancora deciso il periodo - ha aggiunto - e questa decisione verrà presa nel confronto finale in parlamento. La limitazione della circolazione tra regioni nel periodo festivo , si deciderà nel confronto in parlamento». «Il primo punto fermo del Dpcm - ha proseguito Boccia - è quello dei limiti di orario, che vogliamo mantenere senza deroghe in modo da rendere tutto chiaro e far capire che si può restare in casa con i propri cari anche in giornate in cui normalmente si andava per strada a festeggiare».

L’altro punto fermo è quello di «limitare la mobilità tra le Regioni. Per il momento questa limitazione c'è nella zona arancione e rossa mentre non c'è per quelle gialle», ha aggiunto Boccia. Il nuovo Dpcm si muoverà attorno «manterrà il cosiddetto 'coprifuoco', con orari molto rigorosi, che vorremmo mantenere per tutto il periodo che abbiamo di fronte. Dobbiamo mantenerli, non devono esserci deroghe nemmeno in giornate così importanti, perché bisogna evitare assembramenti».

«La terza ondata la evitiamo se dicembre diventa il mese nel quale pieghiamo definitivamente e azzeriamo questi dati dei contagi che sono drammatici. La limitazione - ha concluso Boccia - della circolazione nel periodo festivo tra Regioni e la limitazione dell’orario sono due cose che danno sicurezza. Ma questo non basta, bisognerà condividere una serie di norme e regole che serviranno ad evitare la terza ondata».

Nel pomeriggio pero' il premier Giuseppe Conte avrebbe aperto alla richiesta di una riflessione di alcuni capigruppo di prevedere per il Natale che gli spostamenti tra le Regioni possano avvenire non solo per i residenti ma anche per i ricongiungimenti familiari. Lo si apprende da diverse fonti di maggioranza presenti alla riunione, nella quale è in corso un confronto sul prossimo dpcm, il cui varo è atteso il 3 dicembre.

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