Dopo le critiche alle scelte del governo sulle tre zone di rischio, Giuseppe Conte taglia corto, dicendo che l'alternativa è il lockdown generalizzato. E rimanda al mittente le accuse, arrivate anche dalla Sicilia, che le misure abbiano penalizzato in particolar modo le regioni governate dal centrodestra.
"Nessuno ha mai messo in discussione prima il meccanismo di monitoraggio che ha portato alla divisione dell'Italia in tre fasce, rifiutarlo significa portare il Paese a sbattere contro un nuovo lockdown generalizzato", dice il premier in un'intervista al Corriere della Sera il premier Giuseppe Conte.
"Chi ci accusa di agire sulla base di discriminazioni politiche è in malafede - aggiunge commentando la protesta di alcune regioni -. Non c'è nessuna volontà di penalizzare alcune aree a discapito di altre". Il riferimento è ai governatori, tra questi, Nello Musumeci che ha contestato l'inserimento della Sicilia nella zona arancione, avanzando il sospetto che dietro la decisione potesse esserci una ragione politica. "Eravamo assolutamente convinti che saremmo stati inseriti nella fascia gialla... altre regioni che potevano stare al posto nostro, sono invece gialle... questo alimenta sospetti - il commento del governatore poche ore dopo il via libera al Dpcm -. Tutte le zone penalizzate sono regioni che appartengono al centrodestra... Non ho la certezza, ma il sospetto sì".
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