Sono tre i messaggi che le urne consegnano ai partiti in Sicilia: le corse solitarie non pagano più, le alleanze a livello locale soffrono il peso politico delle liste civiche ed infine la strada che porta alla costruzione delle coalizione per le Regionali del 2022 è ancora molto lunga e per nulla scontata. È l'analisi del voto per le amministrative riportata da Giacinto Pipitone in un articolo del Giornale di Sicilia in edicola.
Pd e M5S attendevano da queste elezioni il via libera per lavorare a un patto che ha come prospettiva le Regionali del 2022, risultato che li premia a Termini Imerese, dove la giovane candidata grillina Maria Terranova, sostenuta dai Dem, si è imposta al primo turno, ma che li penalizza a Barcellona Pozzo di Gotto dove il centrodestra vince nettamente.
Il Pd ha perso due città in cui ha governato, Marsala e Agrigento, e i grillini dove hanno corso da soli non hanno sfondato. Anche il centrodestra, dove si presenta unito, riesce a vincere. Determinante è poi il peso del civismo, Dietro cui spesso si nascondono i potentati locali.
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