Il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, torna a parlare della questione dei lavoratori regionali, dopo il polverone sollevato dalle sue "accuse" di pigrizia, e si dichiara pronto a cambiare le cose, assumendosi la sua parte di responsabilità.
«La maggioranza dei dipendenti regionali non intende farsi coinvolgere. Dopo due anni e mezzo ho il diritto di rilevarlo e di provare a cambiare le cose. Ho ruotato e spostato anche i dirigenti regionali. E se l’80% dei dipendenti non lavora o non lavora come dovrebbe, non è colpa solo di questo 80%, ma anche dei direttori, anche mia che ho atteso 30 mesi perchè si adeguassero». Lo ha ribadito il governatore siciliano, Nello Musumeci, a L’Aria che tira, su La7.
Gli è stato chiesto anche se lo smart working che ha coinvolto anche i lavoratori regionali a causa della pandermia potrebbe avere avuto un peso. «Chi lavora con volontà - ha risposto - lavora bene in qualunque condizione. Per chi è vagabondo e 'lagnuso' (pigro, ndr), un’occupazione a distanza certamente peggiora la qualità del lavoro. Nostro interesse è fare in modo che questo 80% lavori bene».
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