La nomina non è ancora stata formalizzata. Eppure l'arrivo di un leghista all'assessorato ai Beni Culturali ha già scatenato polemiche che non si vedevano da tempo alla Regione. Dopo l'annuncio di Musumeci la scelta di Salvini dovrebbe ricadere su Matteo Francilia, sindaco del piccolo Comune messinese di Furci Siculo. È una scelta che ha creato malumori anche all'interno della Lega, dove i deputati all'Ars sotto traccia mugugnano per essere stati scavalcati.
Non è un mistero infatti che in pole position ci fosse il ragusano Orazio Ragusa e che pure il capogruppo Antonio Catalfamo, messinese anche lui, ambisse all'ingresso in giunta. Ma i vertici della Lega, Stefano Candiani in primis, hanno tenuto fede alla filosofia che ha ispirato l’allargamento al Sud: valorizzare la base, soprattutto chi non ha avuto precedenti incarichi, e limitare il ruolo dei politici di lungo corso.
Va detto anche che la Lega aspira adesso anche alla guida di una seconda commissione all’Ars (dovrebbe essere quella agli Affari Istituzionali). Ma le fibrillazioni interne alla Lega sono nulla a confronto di ciò che si è scatenato fuori. Il Pd e i grillini sono insorti contro Musumeci, accusato di aver svenduto uno dei rami più importanti della Regione.
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