Con i cento milioni stanziati dal governo Musumeci per aiutare le famiglie andate in crisi per l'emergenza Coronavirus potranno essere pagate le bollette di luce, acqua e gas e anche l'affitto. Dunque ciò che era nato come un assegno destinato a farmaci e cibi diventa un bonus per tutte le spese necessarie alla vita domestica. È l'effetto di un emendamento che maggioranza e opposizione hanno fatto approvare in commissione Bilancio all'Ars, dove la Finanziaria inviata dalla giunta è sottoposta alla raffica di modifiche concordate fra i partiti.
Va detto che dei cento milioni annunciati da Musumeci un mese fa solo 30 sono stati realmente stanziati e neanche un euro è stato ancora materialmente erogato dai Comuni, che nel frattempo sono alle prese con le procedure burocratiche per calare questi soldi nei bilanci e per emettere i bandi destinati ai beneficiari. Nell'attesa gli aiuti sono stati finanziati finora con i 44 milioni stanziati dal governo nazionale, che si esauriranno fra una decina di giorni. A quel punto dovrebbero arrivare i fondi della Regione, che sfrutteranno le nuove regole concordate ieri all'Ars.
I sindaci potranno utilizzarli anche se non hanno ancora approvato i bilanci. E i beneficiari potranno spenderli anche per le bollette e il pagamento degli affitti. Infine, su proposta del Pd, una quota potrà essere utilizzata dai sindaci per finanziare i cantieri di servizi: i mini appalti per l'arredo urbano in cui impiegare i disoccupati per un massimo di 3 mesi.
E c'è un secondo emendamento che va a incidere su una delle misure cardine della Finanziaria di emergenza scritta da Musumeci e dall'assessore all'Economia, Gaetano Armao. Prevede per le famiglie con reddito non superiore a 40 mila euro l'abbattimento degli interessi per prestiti al consumo per un importo massimo di 15 mila euro.
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