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A Palermo richieste di aiuto da 4.500 famiglie, Orlando: "Soldi subito ai Comuni"

Intervento subito, fondi destinati ai più poveri e a chi è rimasto senza lavoro nell'immediato, altrimenti le promesse del Governo potrebbero trasformarsi in un tremendo boomerang. E già a Palermo sono 4500 le famiglie che hanno chiesto aiuto.  A lanciare l’allarme il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, nel corso di una videoconferenza stampa, parlando del rischio di disordini sociali legati all’emergenza coronavirus.

"La cifra destinata a questa finalità è di 400 milioni, un segnale positivo ma che basta però solo per qualche settimana. L'appello che faccio, come giustamente ha sottolineato ieri il presidente dell'Anci De Caro, è che questi fondi vengano distribuiti subito ai Comuni in modo da non lasciare soli i sindaci a fronteggiare questa emergenza sociale"."Domani avremo le idee più chiare sulle modalità di erogare questi soldi. Si ipotizza che arrivino a Palermo 5 milioni con l’ordinanza della protezione civile. Fino ad ora al Comune hanno chiesto aiuto 4500 famiglie".

"C'è una nuova povertà, povertà da coronavirus, c'è una nuova violenza, questo è il tema. I cittadini hanno seguito le indicazioni del governo nazionale, ma è chiaro che chi è costretto a stare a casa sì obbedisce, ma non ha di che sfamarsi. Dal disagio si passa alla rabbia, ma dalla rabbia si rischia di passare alla violenza. A Palermo - osserva Orlando - c'è una fortissima emergenza sociale. C'è un disagio che può diventare violenza. Servono interventi immediati per consentire alle famiglie di approvvigionarsi del necessario. In questo clima arrivano gli sciacalli come chi ha lanciato sui social inviti ad occupare supermercati. Mi sono sentito anche con Musumeci e gli ho detto di fare presto, ho parlato anche con Conte, perchè annunciare soldi e poi non arrivano potrebbe essere un boomerang".

"Sono sciacalli che fanno leva sul disagio che c'è. Abbiamo chiesto al Governo nazionale e regionale di non fare annunci ma di dare tempi certi. Interventi certi che servono a tamponare le nuove povertà. Sono una piccola minoranza, ma tendono a diventare un fenomeno sociale - ha continuato Orlando -. Mi sembra di tornare ai tempi nei quali operai licenziati da imprese mafiose alle quali avevamo tolto gli appalti protestarono dicendo 'Lo Stato combatte la mafia ma noi perdiamo il lavorò. Ecco oggi dicono 'Lo Stato combatte il virus e noi perdiamo il panè. Bisogna subito intervenire per evitare che si crei un blocco di violenza che inizia nelle città del sud ma che si estenderà nelle città del nord, che partendo dal sud contagi il nord. Bisogna prendere atto che il Reddito di cittadinanza è un meccanismo utile per dare una botta alla povertà e cominciare ad avviare al lavoro i soggetti che ne usufruiscono. Nella realtà palermitana è stato utile, tante persone disperate sono meno disperate e hanno capito che devono e possono cominciare un processo di inserimento lavorativo. Bisognerebbe considerare il Reddito di cittadinanza più vincolato allo sbocco occupazionale perchè alternativo al lavoro nero. Diamo organicità a questi interventi. La povertà esiste e lo Stato deve occuparsi di chi è povero".

"Ci sembra necessario, in questa fase di grande confusione, fare chiarezza sul fatto che rispetto a quanto annunciato a livello nazionale e a livello regionale i Comuni, al momento, non hanno ricevuto un euro e non sanno nè quando nè quante risorse avranno a disposizione nei prossimi giorni - ha continuato Orlando -. Attendiamo, nel più breve tempo possibile, una data certa sull'accreditamento dei fondi da parte del Governo nazionale e da parte del Governo regionale per evitare che gli annunci positivi si trasformino in un boomerang che colpisca i sindaci. I nostri concittadini in gravissime difficoltà a causa dell’emergenza economico-sociale causata dalla pandemia da Covid-19 hanno bisogno di risposte immediate e concrete".

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