«Nel sistema dei rifiuti in Sicilia dobbiamo impedire il monopolio, l’oligopolio...» ha detto il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, oggi a Catania. Il governatore ha precisato di «avere rispetto per l’imprenditoria privata, quando resiste alle pressioni esterne ed è impermeabile». Ma che l’obiettivo della Regione nel settore impianti per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti è di «arrivare al 60% al pubblico e al 40% ai privati, che adesso tratta il 70% dei rifiuti nell’Isola».
Con gli interventi attuati - ha sottolineato il presidente Musumeci - la «raccolta differenziata è passata dal 16% a oltre il 40%, nonostante a Catania e Palermo sia ferma intorno al 16-17%».
«Questo - ha aggiunto Musumeci - significa che negli impianti privati arrivano meno rifiuti, grazie all’azione dei sindaci e alle ordinanze restrittive emesse dalla Regione». «Abbiamo commissariato la Società servizi rifiuti (Srr) della Sicilia orientale e stiamo trovando collaborazione. Stiamo lavorando per i Centri comunali di raccolta che saranno finanziati con 25 milioni di euro». Resta il fatto che il compito della Regione in materia di rifiuti è la vigilanza e la pianificazione, mentre spettano ai Comuni la raccolta e lo smaltimento. Intanto, ha concluso Musumeci, il suo governo regionale ha «evitato di mandare all’estero un solo chilogrammo di spazzatura come prevedeva il piano del governo nazionale nel dicembre 2017», evitando di «farlo pagare ai cittadini» sottolineando come «Roma, governata dal M5s, manda fuori regione 200mila tonnellate di rifiuti l’anno, ma la città rimane sommersa».
«Sui termovalorizzatori non ho pregiudizio alcuno, ne sono previsti due nelle osservazioni del ministero dell’Ambiente, se ce li chiedono li prevederemo...». Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci.
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