Concorsi, uno ordinario e l'altro straordinario, per l’assunzione di quasi 50 mila docenti, un nuovo concorso per gli insegnanti di religione cattolica dopo 15 anni, la riapertura delle graduatorie di terza fascia e l'esclusione della rilevazione delle impronte per certificare la presenza dei presidi e del personale ausiliario. Sono alcune delle novità contenute nel Dl Scuola, il provvedimento per il reclutamento del personale scolastico e degli enti di ricerca che il Senato ha approvato stamane in via definitiva con il voto di fiducia chiesto dal governo - 160 voti favorevoli, 121 contrari, nessuna astensione -.
Il decreto, che fu approvato in prima lettura dalla Camera il 3 dicembre scorso, diventerà legge con la pubblicazione del testo sulla Gazzetta ufficiale.
Ecco tutte le novità
I CONCORSI - È stata ampliata la platea di coloro che potranno partecipare al concorso straordinario per l’assunzione di 24.000 insegnanti: possono candidarsi sia i docenti che abbiano maturato servizio nei percorsi di Istruzione e formazione professionale (IeFP), sia coloro che abbiano effettuato una delle tre annualità richieste dall’anno scolastico 2008/2009, sia chi sta svolgendo nell’anno in corso la terza annualità di servizio. Inoltre, viene inserito il coding tra le metodologie didattiche da acquisire nell’ambito dei crediti formativi o durante il periodo di formazione e prova legato al concorso. Vengono poi riaperte le graduatorie di terza fascia con proroga fino all’anno scolastico 2022/2023. Oltre al concorso straordinario, verrà poi bandito un concorso ordinario. Coloro che che non supereranno il concorso, ma avranno ottenuto un punteggio di almeno 7 su 10, potranno comunque avere accesso alle procedure per l’abilitazione all’insegnamento.
LE GRADUATORIE - Arriva una mobilità volontaria per quei docenti presenti nelle Graduatorie di Merito degli ultimi concorsi, che potranno così spostarsi (in coda a chi è già in quella regione) in regioni dove c'è possibilità di essere assunti in tempi più brevi. Le graduatorie di istituto si trasformano in graduatorie provinciali; i soggetti inseriti in queste graduatorie dovranno comunque indicare un massimo di 20 scuole.
I DIRIGENTI SCOLASTICI - È stata abolita la norma che prevedeva l’obbligo di rilevare la presenza dei dirigenti e del personale Ata (amministrativo, tecnico e ausiliario) con impronte biometriche. Saranno inoltre assunti 146 ispettori; verranno internalizzati 11 mila tra ex-LSU e lavoratori degli appalti storici nei ruoli di collaboratori scolastici della scuola statale.
I PROF DI RELIGIONE - dopo quindici anni dal precedente, arriva un concorso per insegnanti di religione cattolica; la quota riservata al personale in servizio da più di tre anni è del 50%.
NUOVI PROF PER QUOTA 100 - Si prevede di recuperare oltre 9.000 cattedre dai pensionamenti avvenuti con quota 100, dando più insegnanti stabili al sistema. Sono cattedre che andranno a chi ne aveva diritto: docenti che si trovano nelle graduatorie a esaurimento, vincitori e idonei di concorso. «Arrivano le prime risposte, nuovi concorsi e misure prese con responsabilità per migliorare la qualità del sistema di istruzione e formazione. Un risultato importante», sostiene la viceministra del Miur Anna Ascani (Pd). «Abbiamo posato una pietra. Questo decreto è un inizio, non un punto d’arrivo. Ora dobbiamo costruire una visione nuova di scuola», ha commentato la viceministra al Miur, Lucia Azzolina. Ma i sindacati criticano una serie di aspetti del provvedimento: il nodo precariato, secondo loro, resta irrisolto.
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