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Fiducia sul decreto clima: dagli ecobonus alle rottamazioni, tutte le novità

Le eco-rottamazioni per auto e moto in cambio di abbonamenti ai trasporti pubblici, la pasta e il sapone venduti alla "spina", cioè senza il tradizionale packaging. Sono queste due delle misure centrali del decreto Clima, su cui il governo ha posto la fiducia in Aula a Montecitorio, e che quindi si appresta a diventare legge. Il provvedimento - che nasce principalmente per contrastare l'inquinamento dell’aria - contempla anche la trasformazione del Cipe in versione verde.

Per i trasporti arriva il "buono mobilità", che vale 255 milioni e riguarda circa 25 milioni di persone; dedicato ai residenti delle città in aree sotto infrazione europea sulla qualità dell’aria, prevede uno stanziamento di 1.500 euro per la rottamazione dell’auto (fino alla classe Euro3) e 500 euro per i motocicli (fino agli Euro2 e 3 a due tempi). La cifra può essere . usata per acquistare abbonamenti al trasporto pubblico, biciclette, servizi di mobilità condivisa. Viene istituito un Fondo da 40 milioni per i Comuni per realizzare le corsie preferenziali. Ci sarà anche un Fondo da 20 milioni destinato agli scuolabus green (mezzi ibridi e elettrici) per i bambini delle elementari e delle medie.

C'è poi la norma definita "Io non compro rifiuti", che punta alla riduzione degli imballaggi: parte così per i negozi la sperimentazione dei green corner per la vendita di prodotti sfusi, dai detergenti per la casa e per la persona fino agli alimenti (a disposizione 40 milioni divisi in due anni, e per i commercianti fino a 5mila euro per la realizzazione degli spazi dedicati). Con 27 milioni si finanziano le macchinette mangia-plastica, per raccogliere le bottiglie di plastica in cambio di un piccolo bonus.

Sono previste azioni di riforestazione urbana (30 milioni per il 2020 e 2021); nasce il Programma Italia Verde (una volta all’anno un comitato ad hoc premierà la città Capitale Verde d’Italia, con un Fondo da 3 milioni per il 2020, 2021, 2022). Per i parchi nazionali nascono le Zea, cioè le Zone economiche ambientali, che prevedono agevolazioni e vantaggi fiscali per i Comuni nelle aree e per attività imprenditoriali eco-sostenibili. Arrivano i caschi verdi per l’ambiente, da impiegare per iniziative di collaborazione internazionale per la tutela ambientale (con uno stanziamento di 6 milioni). C'è poi un Fondo per le aree interne (un milione per il 2020 e due milioni per il 2021), un Fondo per la qualità dell’aria (da finanziare con le 'aste verdì).

Viene istituito il Tavolo interministeriale per l’emergenza climatica al ministero dell’Ambiente. Maggiori poteri e risorse per i commissari che si occupano delle infrazioni per discariche e depurazioni. I dati ambientali dovranno essere trasparenti in rete da parte dei soggetti pubblici e dei concessionari di servizi pubblici. Ci sarà anche spazio, con 2 milioni per il 2020, 2021, 2022 per una campagna di informazione nelle scuole. Cambia nome il Cipe, e diventa Cipess, dal primo gennaio 2021 il Comitato interministeriale per la programmazione economica assume la denominazione di Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile.

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