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Sardine contro Salvini: dopo Palermo raduno anche a Marsala e a New York

Il popolo delle "sardine" in piazza a Palermo

Il movimento trova consensi e si allarga. Dopo Palermo le "sardine" domani saranno a Marsala, ma si preparano anche a varcare i confini dell'Italia dopo aver riempito le piazze italiane, per far sentire anche lì la voce antipopulista e antisovranista.

L'ultimo raduno, quello di Palermo, ha portato in piazza circa 4mila persone, assiepate davanti al teatro Massimo per ribadire le parole d'ordine già risuonate nelle piazze di Bologna e di Modena: "Populisti la festa è finita".
Numerosi gli appuntamenti nel fine settimana: oggi le sardine saranno in piazza Prampolini a Reggio Emilia, con loro ci sarà anche l'Anpi. Domani invece sbarcheranno a Marsala e a Rimini, dove è attesa una tappa del tour elettorale di Matteo Salvini. La settimana prossima Treviso, Ferrara, Napoli, Avellino, Milano e Parma. E un appello alle sardine è arrivato dai ragazzi di Friday for future, per lo sciopero sul clima del 29 novembre.

A Marsala sarà domani il giorno della mobilitazione, promossa da un gruppo di liberi cittadini, sotto il nome di rete Marsala non si Lega. L’iniziativa si terrà a partire dalle 18, in piazza della Repubblica, che ospiterà un flash mob anche nel ricordo di quanto avvenuto a Marsala il 12 maggio del 2015, quando un nutrito gruppo di contestatori di fatto impedì al leader leghista Matteo Salvini di tenere il proprio comizio elettorale.

“L’ iniziativa – scrivono i promotori – ha il fine di ribadire che se c’è una destra reazionaria c’ è anche una controparte, c’è un’opposizione reale, giovane, numerosa e desiderosa di riconquistare un diritto fondamentale quello di manifestare nelle piazze. Il successo delle “sardine” è in primis l’aver colto un’esigenza: quella della volontà di un rilancio sociale e l’esigenza di esprimere un rifiuto a un'ideologia reazionaria che sembrerebbe essere scontata permanente. Contro un clima di odio che in realtà perdura da tempo, e di cui, noi siciliani, terroni, gente del sud abbiamo subito per anni dai leghisti che oggi hanno cambiato pelle solo perché hanno intercettato nei nostri territori un bacino di voti. Salvini deve ricordarsi che siamo un popolo che soffre la migrazione, per cause provocate dalle politiche scellerate di soggetti come lui e la Lega. La stessa retorica di odio che utilizza oggi per aizzare la guerra tra poveri, la utilizzava qualche anno fa contro il meridione e non appicca su di noi”.

Ma non c'è solo l'Italia nel programma delle sardine. Domani, saranno anche a New York, in Washington Square Park, vicino alla statua newyorkese di Giuseppe Garibaldi. L'iniziativa è organizzata da un gruppo di expat (le 'Sardine atlantiche') e chiama a raccolta gli italiani che vivono nella Grande Mela per "denunciare la retorica dell'odio, della discriminazione, dell'esclusione dei più deboli che sta infestando come erba cattiva la nostra politica". Senza dimenticare, tuttavia, che il populismo e il sovranismo sono caratteristiche anche della politica americana. Poi si guarda al resto d'Europa, fino a Bruxelles dove le sardine potrebbero arrivare presto.

Intanto i quattro ragazzi bolognesi che hanno organizzato la prima manifestazione per battere nei numeri il raduno leghista al PalaDozza, cercano di governare un movimento spontaneo che sta andando oltre ogni aspettativa. La pagina Facebook 'ufficiale' ha oltre 100mila follower, ma gruppi, più o meno autonomi, spuntano ogni giorno come funghi.

Per questo hanno registrato il proprio logo all'Euipo, l'Ufficio della Ue per la proprietà intellettuale. L'atto ufficiale è stato depositato ieri a nome dei quattro organizzatori. Nel simbolo c'è la scritta '6.000 sardine' con l'immagine dei pesci e una nuvola a mo' di fumetto bianca, dove comparirà di volta in volta il luogo dei prossimi presidi. "Lo abbiamo fatto per tutelarci, perché non tutti gli eventi organizzati sono in linea con noi", ha spiegato Mattia Santori, portavoce del movimento.

IL RADUNO DI PALERMO. La manifestazione delle Sardine a Palermo ha avuto uno straordinario successo con oltre 6000 ragazzi, universitari, giovani e meno giovani a gridare che "Palermo non si lega". Lo dicono gli organizzatori della manifestazione ieri sera in piazza Verdi. "Grazie Palermo, ancora una volta hai regalato un sogno all'Italia intera - dice Chiara Puccio presidente dell'Associazione coordinamento UniAttiva e promotrice insieme agli altri del movimento delle Sardine - La piazza ci consegna un enorme responsabilità ma ci trasmette anche un enorme gioia. Non avevamo dubbi sul fatto che la gente di Palermo rispondesse ad un appello per una nuova dialettica politica. Sentiamo in noi il dovere da oggi di continuare per dare forza a tutti quei siciliani che oggi hanno deciso mettendoci la faccia e la loro "sardina" di dimostrare che una pacifica rivoluzione "ittica" è in atto e che Palermo ogni qualvolta viene chiamata a rispondere contro le discriminazioni, contro l'odio e la tolleranza è sempre presente con tutta la sua bellissima anima".
Gabriele Scalia senatore accademico di Unipa, coordinatore dell'associazione UniAttiva, dice: "La partecipazione a questo evento è stato un magnifico segnale che la coscienza palermitana si è svegliata. Come in tutta Italia, questo nostro stupendo movimento di Sardine sta dimostrando che con umiltà, gioia, simpatia e un nuovo lessico, si può sconfiggere chi dell'odio ha fatto uno strumento di propaganda. Ci siamo e ci saremo compito mio e dei tanti giovani universitari e non, che oggi hanno animato piazza Verdi a Palermo sarà quello di essere un nuovo 'ponte' tra le istituzioni culturali e questo stupendo messaggio che anche Palermo oggi ci consegna. Chiederò ufficialmente attraverso un documento all'Università di Palermo di impegnarsi a ribadire la forte condanna verso ogni forma di cultura di odio e intolleranza".

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