Una valanga di emendamenti crolla sulla manovra. Sono circa 4550 le proposte di modifica al testo presentato in commissione Bilancio al Senato. Quelli della maggioranza sono oltre 1.500: 900 del Pd, 400 del M5s e 230 di Italia Viva. Tra le richieste i Dem chiedono puntano sull'abbassamento della plastic tax a 80 centesimi, non sui prodotti riciclati, e sulla sugar tax da 10 a 8 euro a ettolitro, e di applicare l'aumento della tassa solo sulle auto aziendali nuove. I Cinque Stelle, invece, introducono sconti fino a mille euro per chi adotta i filtri d'acqua e l'Iva agevolata al 10% per i profilattici; chiedono che la Chiesa paghi l'Imu compresi gli arretrati; prevedono che, in caso di lavori brevi e con entrate marginali, il reddito di cittadinanza sia solo sospeso. Iv chiede soprattutto lo stop di Quota 100 per le pensioni e di tutte quelle che definisce 'microtasse'. E proprio su Quota 100 si consuma il primo scontro. Se i renziani ne chiedono l'abolizione, Luigi Di Maio risponde seccamente: "Continuo a sentire provocazioni di ogni genere sull'abolizione di Quota 100 e sulla plastic tax. Oggi ne è arrivata un'altra che lascia il tempo che trova. Intanto vorrei rassicurare tutti che Quota 100 non si tocca. Il MoVimento 5 Stelle l'ha difesa una volta e lo farà di nuovo". E ancora: "Se qualcuno pensa di riportare la Fornero, ha capito male. Ma poi ditemi voi se una persona che ha lavorato tutta la vita, dopo quasi 40 anni di lavoro e contributi versati non può nemmeno andare in pensione? Lasciamo che i nonni possano fare i nonni, lasciamo vivere le famiglie e rispettiamo i lavoratori". I capigruppo di Iv Maria Elena Boschi e Davide Faraone annunciano i circa 230 emendamenti di Iv, puntando proprio sullo stop a Quota 100. "Noi di Italia Viva diciamo due no, a quota 100 e alle tasse, e tanti sì: ai giovani, alle famiglie, al lavoro, alla sfida della sicurezza ambientale, all'equità sociale, allo sviluppo economico. Siamo per la parità delle generazioni oltre che di genere".