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Musumeci al lavoro per il suo bis, ma sulla leadership il centrodestra è diviso

La vittoria del centrodestra in Umbria rafforza la linea che Nello Musumeci e Ruggero Razza hanno seguito dall'estate in poi sancito dal comizio di Roma e dalla foto di gruppo con i leghisti. Ora, come scrive Giacinto Pipitone sul Giornale di Sicilia, Musumeci ha in mano le carte migliori per giocare il ruolo del pioniere al Sud di una coalizione che ruota intorno a Salvini.

E intorno a questa immagine lavora già Diventerà Bellissima per preparare le Regionali del 2022 puntando al Musumeci bis: «In Sicilia ci sono le condizioni per riproporre la coalizione che ha vinto, grazie al carisma di Musumeci, nel 2017 - sintetizza il capogruppo Alessandro Aricò -. E anche se è ancora presto per parlarne direi che squadra che vince non si cambia».

Ma il rapporto con gli alleati non è più lo stesso, in particolare con Forza Italia. Anche da Fratelli d'Italia si mette in discussione la leadership di Musumeci: l'eurodeputato Raffale Stancanelli, che è stato l'artefice della candidatura di Musumeci, da Strasburgo durante la trasmissione tv Faccia a Faccia traccia un cammino per costruire nei prossimi tre anni una coalizione intorno a un nuovo leader da individuare: ruolo per il quale si è augurato la corsa del sindaco di Catania, Salvo Pogliese.

Il presidente della Regione, intanto, tira dritto e interviene per commentare la vittoria del centrodestra in Umbria: "Desidero rivolgere alla presidente Donatella Tesei i più affettuosi auguri di buon lavoro. Il suo successo elettorale consolida il desiderio di cambiamento dei cittadini italiani, che prima o poi saranno chiamati al voto e potranno, finalmente, scegliere a chi affidare la responsabilità di governare la Nazione".

E continua: "E' ancora salda nella mia mente - prosegue il governatore - l'immagine forte della piazza di San Giovanni a Roma. Una piazza gremita, democratica, pulita, onesta. Il centrodestra di oggi ha una capacità in più di interpretare i territori e una leadership forte e trainante. Alla politica politicante, il voto umbro ancora una volta ha contrapposto il profumo di libertà di chi guarda con fiducia al futuro e cerca di costruirlo nel silenzio del proprio dovere".

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