"Ci battiamo per avere uno Stato amico, la sinistra per uno Stato padrone, ostile ai cittadini con un'oppressione fiscale, giudiziaria e burocratica, la differenza è assoluta, mi spiaccio che gli italiani abbiano votato così male le ultime volte. A me ne hanno fatte di tutti i colori, anche l'altro ieri, ma non parliamone, lasciamo da parte, perché avevano ancora paura di me".
È quanto ha detto Silvio Berlusconi durante un convegno di FI riferendosi alle notizie sulla sua iscrizione nel registro degli indagati nell'inchiesta cosiddetta trattativa Stato-mafia.
"Lega e fascisti li abbiamo fatti entrare noi al governo, li abbiamo legittimati noi, li abbiamo costituzionalizzati noi. Siamo ancora nel centrodestra, di cui siamo il cuore, il cervello e la spina dorsale".
Poi a proposito delle pensioni dal palco del Teatro Manzoni ha detto: "Siamo obbligati a stare nel centrodestra, se loro non avessero noi in coalizione non sarebbero centrodestra, sarebbero una destra estremista, non avrebbero la capacità di vincere e sicuramente sarebbero incapaci di governare".
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