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Cancelleri si dimette dall'Ars, in Sicilia alleanza M5S-Pd per la vicepresidenza?

Con la nomina di Giancarlo Cancelleri (M5s) alla carica di viceministro alle Infrastrutture, all’Assemblea siciliana si «liberano» due caselle: Cancelleri si è infatti dimesso dal Parlamento regionale e il suo posto dovrebbe andare a Ketty Damante, prima dei non eletti nella lista provinciale del M5s a Caltanissetta.

Damante è stata assessore nella giunta comunale a Gela con il sindaco Domenico Messinese. Ma Cancelleri lascia anche la vicepresidenza vicaria dell’Ars, il suo sostituto dovrà essere eletto dall’aula. Per due volte Cancelleri si è presentato alle regionali come candidato governatore della Sicilia, sconfitto prima da Rosario Crocetta e poi da Nello Musumeci.

"L'incarico che mi è stato conferito mi riempie di orgoglio e soddisfazione, ma mi attribuisce anche una enorme responsabilità che cercherò di onorare col massimo impegno, come del resto, ho sempre fatto finora all’interno del Movimento e come portavoce del gruppo regionale all’Ars. Ci sarà - dice Cancelleri - moltissimo da lavorare e non vedo l'ora di cominciare a farlo per cercare di dare quelle risposte che in questi nevralgici settori si aspetta I'Italia e, soprattutto, la Sicilia, dove la rete viaria e le infrastrutture in genere sono messe malissimo e per i trasporti c'è tantissimo da fare. Un ringraziamento particolare va a tutti gli attivisti siciliani che col loro sostegno hanno contribuito in maniera determinante a portare il Movimento al governo nazionale, a tutti i portavoce siciliani e ai colleghi del gruppo parlamentare all’Ars, compagni di tante battaglie".

Cercare un’intesa col Pd o andare da soli sostenendo il proprio candidato in aula sfidando la maggioranza? E’ l’interrogativo che aleggia tra i parlamentari del M5s all’Ars ora che Giancarlo Cancelleri, dopo la nomina a viceministro per le Infrastrutture, lascerà la carica di deputato per incompatibilità e dunque quella di vice presidente dell’Assemblea siciliana. Stando ai numeri e al bon ton parlamentare, la poltrona spetterebbe ai 5stelle che sono il gruppo più folto in Parlamento. Ma non è così scontato. Fondamentale sarà il voto d’aula, dove c'è in questo momento un clima non proprio sereno.

L’elezione del vice presidente potrebbe rappresentare l'occasione per verificare le condizioni di un «patto» di collaborazione col Pd, ora che a Roma 5stelle e dem vanno a braccetto. Ma chi dovrebbe trattare col Pd? Finora è stato sempre Cancelleri, anche grazie all’esperienza maturata nella scorsa legislatura, ad assumersi l’onere di dialogare, quando era possibile, con i partiti. Lascia una eredità pesante. Se da un lato i deputati regionali finalmente potranno avere un interlocutore più accessibile a Roma per le loro istanze, dall’altro si apre una fase nuova per il movimento su cui ha sempre fatto scudo Cancelleri, forte anche del suo rapporto personale con Luigi Di Maio

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