Il 20 agosto è arrivato: oggi alle 15, dopo la conferenza dei capigruppo, Conte parlerà al Senato. Dopo potrebbero esserci due scenari, il primo che comincerà il dibattito e si potrebbe arrivare al voto sulle risoluzioni e il secondo che il premier potrebbe annunciare la sua intenzione di dimettersi.
In quest'ultimo caso, se Conte andrà dal Capo dello Stato per dimettersi senza passare per una sfiducia parlamentare, anche il M5S salirà al Colle mettendosi a disposizione del Presidente, per dare vita ad un nuovo governo.
Nel primo caso, invece, Conte potrebbe anche decidere di non rassegnare immediatamente le dimissioni e attendere le conclusioni del dibattito parlamentare. E lì si potrebbe assistere ad un colpo di scena di Matteo Salvini che, però, stando alle ultime dichiarazioni del M5S, non è auspicabile: un'apertura proprio al Movimento di Di Maio.
In entrambi i casi, comunque, la palla passerà a Mattarella che dovrà indicare se ritornare alle urne, scelta improbabile, o formare un'altra maggioranza passando dalle consultazioni che si terrebbero il 21 e 22 agosto. Il 23 agosto Mattarella potrebbe o sciogliere le Camere (se non si trova un'intesa) o assegnare un mandato esplorativo. E qui c'è chi parla di inciucio con un accordo tra Pd e M5S che vedrebbe un Conte-bis oppure Fico o addirittura Zingaretti alla guida del nuovo governo.
Al momento nulla è certo: Matteo Renzi, stamattina parlando con Radio 24 ha dichiarato che "sembra saggio che nessuno di noi stia dentro il governo, io non ci sarò. Nessuno di noi chiede la benché minima poltrona, anche quella di commissario" mentre Di Maio si affida a Mattarela, affermando che Salvini ha "combinato un disastro" e che un governo con Renzi, Lotti e Boschi è solo una "bufala della Lega". Il M5S, stando alle dichiarazioni, sembra lontano da tutti ma soltanto tra qualche ora si capirà chi ha veramente bluffato.
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