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Crisi di governo, Zingaretti: "No governo M5s-Pd, darebbe spazio a Salvini"

Nicola Zingaretti

"Ho ben chiara la minaccia dell’iniziativa di Salvini, addirittura per la tenuta della democrazia liberale, ma il sostegno a ipotesi pasticciate e deboli ci riproporrebbe ingigantito lo stesso problema tra poche settimane". Lo scrive Nicola Zingaretti su Huffington post.

Il segretario Pd "con franchezza" dice "no" a "una esperienza di governo Pd-M5s per affrontare la drammatica manovra di bilancio e poi magari dopo tornare alle elezioni", anche per il "timore che questo darebbe a Salvini uno spazio immenso".

"Tutto il Partito Democratico in questi lunghi mesi ha escluso con toni diversi qualsiasi ipotesi di accordo con il Movimento 5 stelle - scrive Zingaretti -. Io sono stato accusato ingiustamente, per mesi, di essere il fautore di questo progetto nascosto. Ricordo, non per polemica ma per ricostruzione storica, il rifiuto assoluto anche solo di voler discutere di questo tema. In molti casi si è arrivati a teorizzare che in realtà con Lega e 5 stelle ci si trovasse di fronte a due destre, due facce della stessa medaglia entrambe pericolose e illiberali da sconfiggere. Ho combattuto con tutte le mie forze questa analisi che però ha sicuramente contribuito a ridurre i margini di manovra della nostra iniziativa politica".

"Ho ben chiara la minaccia rappresentata dall’iniziativa di Salvini, addirittura per la tenuta della democrazia liberale, ma il sostegno a ipotesi pasticciate e deboli, non illudiamoci, ci riproporrebbe ingigantito lo stesso problema tra poche settimane - prosegue il leader dem -. Di fronte a una leadership della Lega che tutti giudichiamo pericolosa e che si appella al popolo in maniera spregiudicata è credibile imbarcarsi in un esperienza di governo pd/ 5 stelle (perchè di questo stiamo parlando) per affrontare la drammatica manovra di bilancio e poi magari dopo tornare alle elezioni? Su cosa? Nel nome della salvaguardia della democrazia? Io con franchezza credo di no".

"È forte dire nel nome della democrazia non facciamo votare? Ho anzi il timore che questo darebbe a Salvini uno spazio immenso di iniziativa politica tra i cittadini. Griderebbe lui allo scandalo. Daremmo a lui la rappresentanza del diritto dei cittadini di votare e decidere. Davvero allora i rischi plebiscitari sarebbero molto seri", sottolinea Zingaretti, per il quale "occorre dunque prepararsi con coraggio e passione alla battaglia politica. Non dobbiamo avere paura ma proprio nel nome dei rischi per la democrazia dobbiamo chiamare alla mobilitazione gli Italiani. Dobbiamo sì lanciare un allarme generale non per chiuderci ma per combattere strada per strada in ogni angolo del Paese la battaglia più dura. Loro, Salvini, in primis, hanno fallito e per questo scappano. Ha provocato una crisi che è già costata miliardi di euro bruciati nella speculazione. Salvini è caduto per una overdose di bugie che non sa più gestire. Occorre una nuova visione e un nuovo programma e su questo chiamare a raccolta il Paese migliore. Senza egoismi o personalismi. Dobbiamo unire culture, esperienze, forze politiche ,sindaci amministratori, le forze intellettuali in una proposta nuova e combattere tra e per le persone. Non credo ci siano scorciatoie".

"Per salvare e cambiare l’Italia: una rivoluzione green dell’economia, investimenti per le infrastrutture, scuola e sanità per creare lavoro. L’Italia è più bella e più forte di quello che abbiamo visto in questi mesi e noi abbiamo il compito e il dovere di organizzarla e impegnarci con passione per farla vincere. Dovremo trovare insieme la persona che meglio sappia rappresentare questa ricchezza e sostenerla con tutte le nostre forze perchè l’Italia questo si aspetta da noi. Salvini non è affatto imbattibile: a dimostrarcelo sono stati ancora poche settimane fa degli straordinari Sindaci che lavorando con passione hanno vinto. Ritroviamo questo spirito e combattiamo per un Italia verde, giusta e competitiva. Contro un progetto dell’odio che ha prodotto tanti disastri dobbiamo contrapporre come è stato suggerito una rivoluzione della speranza - conclude Zingaretti -. Vedremo cosa accadrà nei prossimi giorni, per fortuna nei passaggi ci guiderà la saggezza e l’autorevolezza del Presidente Mattarella. Ma queste sono le mie opinioni, ne dovremo discutere senza demonizzare idee diverse, senza accuse o invettive perchè davvero siamo in una fase difficile nella quale c'è e ci sarà bisogno del contributo di idee e di lavoro di tutte e di tutti. Se concordiamo sul pericolo Salvini il primo assoluto bene da preservare è l’obiettivo dell’unità Ma il primo passaggio per costruire l’unità è evitare di instillare veleno tra noi: non si dica chi sostiene queste idee è per far fuori qualcuno, perchè ripeto gli avversari io li ho sempre considerati e li considero fuori di noi".

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