Lunedì 23 Dicembre 2024

Pd, contro le divisioni nasce in Sicilia l'area "dei territori"

Palazzo dei Normanni

"Siamo qui per annunciare, dopo una lunga discussione, la nuova area culturale all’interno del Pd, uno spazio per i milianti, per i sindaci, gli amministratori che superi la lunga guerra di posizioni all’interno del partito. Vogliamo parlare dei temi e delle proposte. Ci riconosciamo nel segretario nazionale Nicola Zingaretti. Costruiamo uno spazio delle idee che mettiamo a disposizione dei militanti del Pd partendo dal territori". Lo ha annunciato, durante una conferenza stampa a Palazzo dei Normanni, a Palermo, il deputato regionale Giuseppe Arancio, che insieme ai deputati regionali Michele Catanzaro, Nello Dipasquale e Baldo Gucciardi, ha presentato un nuovo progetto politico all’interno del Partito democratico siciliano, definito "Il Pd dei territori". "Renzi è una enorme risorsa per il Pd e per l’Italia ed è sbgaliato, in un momento del genere, con un Governo nazionale che sta facendo danni, dividersi - ha dichiarato Michele Catanzaro -. Il Pd deve diventare il partito della democrazia dei nostri cittadini. E’ questa la nostra mission. Questo gruppo non ha generali e colonnelli, siamo deputati e siamo uniti nelle idee e vogliamo essere interlocutori verso i sindaci che sono smarriti dall’azione di questo Pd". "Non ci occupiamo delle beghe interne e correntizie del partito ma che ci occupiamo dei problemi - ha proseguito Catanzaro -. Riteniamo che ognuno, con le proprie esperienze, possa andare oltre le logiche litigiose e vogliamo lavorare per la nostra terra. La Sicilia è stata dimenticata. Ci sono argomenti, come il regionalismo differenziato, che dobbiamo mettere al centro, come Regione, nel dibattito. Non rinnego il mio essere renziano. Rivolgo un saluto e un abbraccio a Davide Faraone. Dobbiamo recuperare la sua autosospensione. Il Pd è l’unica alternativa alla deriva di questo governo e serve l’aiuto di tutti". "Crediamo molto in questa iniziativa, ci lavoriamo da tempo, e non è contro il partito o contro qualcuno - ha sottolineato Nello Dipasquale -. Non nasciamo oggi, ma è un percorso che abbiamo iniziato da tempo perchè siamo contro le logiche delle componenti nazionali. Io ho votato per Davide Faraone e per Nicola Zingaretti per superare le logiche correntizie perchè volevamo una soluzione migliore per il partito. Non siamo una corrente. E’ uno spazio politico e riteniamo che oggi l’unico spazio che ci possa essere è quello della politica e dei territori". "Dobbiamo creare regole vere e democratiche non inquinando con le logiche correntizie un partito che non è morto - ha aggiunto Dipasquale -. Il Pd è il secondo partito in Italia secondo i sondaggi. Altri che governano stanno scomparendo. Dobbiamo riempiere il partito di contenuti". "C'è un problema di alleanze - ha sottolineato Dipasquale - e poichè non possiamo governare da soli scioglieremo il problema delle alleanze nelle sedi opportune ma sappiamo che siamo alternativi a chi governa a livello nazionale. E siamo opposizione a Palermo, e quando ci sarà da fare alleanze vedremo chi si avvicinerà di più alle nostre idee. Non sappiamo ancora quando si voterà e quindi prevedere oggi delle possibili alleanze è assolutamente superfluo". "Oggi - ha proseguito Dipasquale - abbiamo l’esigenza di costruire e ramificare bene il partito in Sicilia. Le logiche nazionali ci interessano poco. Ci riconosciamo nel segretario nazionale e negli organismi di partito, compreso il commissario Losacco, che sarà chiamato in Sicilia a far ripartire il tesseramento che dovrà essere trasparente senza logiche correntizie ma vero e a nessuno deve essere permesso di fare il 'furbetto delle tesserè. Noi siamo rappresentenza dei territori, rappresentiamo province piccole della Sicilia, ma con un forte legame, e vogliamo mettere al centro le politiche per la nostra Isola. E’ la casa dei progressisti e dei moderati. Non rinneghiamo il nostro patrimonio ideologico rispetto al qualunquismo ed al nulla che c'è. Nei territori si sente la ricerca dei riferimenti ideologici e per questo vogliamo rillacciarci ai sentimenti del territorio".

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