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Trizzino: "Salvini con il rosario in mano ha violato il buon gusto e il buon senso"

"Questa volta Salvini in modo esplicito ha violato il buon gusto ma anche il buon senso. Presentarsi alla trasmissione ‘’dell’amico Giletti’’ con il Rosario in mano ed ostentando il Crocifisso, non solo fa notizia ma ci offende come cristiani e come elettori.
Nessuno si era mai spinto così in avanti dai tempi delle crociate, quando in nome di Dio si combattevano guerre contro intere popolazione". Lo dice il deputato nazionale del Movimento Cinque Stelle Giorgio Trizzino.

"Nel comizio di chiusura della campagna elettorale a marzo dello scorso anno Salvini si presentò alla folla stringendo nelle mani il Vangelo ed il Rosario chiedendo alla folla di “giurare” insieme a lui fedeltà su questi simboli cristiani. Non bisogna sottovalutare questa decisione strategica di spostare l’attenzione dell’opinione pubblica dal terreno squisitamente politico a quello religioso, in un momento così difficile per la credibilità della Lega investita da fenomeni di corruzione di alcuni sui rappresentanti"
Trizzino poi continua: "E visto che nel Vangelo si parla di “carità” e di “prossimo da amare” voglio chiedere a Salvini chi è il prossimo per lui? Chi abita in Padania o chi ha la sventura di vivere nel sud dell’Italia e nel sud del Mondo? Ha mai sentito parlare del buon Samaritano? Si ricorda che quel moribondo sulla strada non venne soccorso dai passanti ma fu proprio un immigrato (il Samaritano) a fermarsi per aiutarlo? Consiglio a Salvini di leggere il Vangelo e non solo di tenerlo in mano".

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