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L'Ars approva la legge sulla semplificazione: i dirigenti saranno responsabili dei ritardi

L’Ars ha approvato il disegno di legge sulla semplificazione amministrativa. Il testo è passato con 35 voti favorevoli, nessun voto contrario e 6 astenuti.

La legge, in 36 articoli punta alla sburocratizzazione delle procedure e interviene su tutta l’organizzazione della pubblica amministrazione, con specifiche disposizioni sulla responsabilità dei dirigenti che ritardano nell’adottare provvedimenti.

Passa un emendamento del Pd a firma di Giuseppe Lupo con parere favorevole di commissione e governo che stabilisce che il responsabile del procedimento amministrativo sia in possesso di titoli specifici in relazione algi atti di competenza. Un emendamento presentato dal'Assessore all’Economia Gaetano Armao che istituiva un ufficio speciale per accompagnare le imprese che vogliono investire in Sicilia, ha trovato l’opposizione del fronte pentastellato e del Pd ed è stato ritirato dal governo.

L’Aula è stata rinviata a domani alle 16 per iniziare a trattare il ddl sul diritto allo studio. Domani alle 14 si riunirà anche la commissione per il taglio dei vitalizi.

«Ringrazio il parlamento per la lezione di stile istituzionale offerta questo pomeriggio - ha affermato il presidente della Regione Nello Musumeci subito dopo il voto - il parlamento ha assunto una posizione assai responsabile - ha aggiunto - proseguendo su questa linea la stagione delle riforme può essere portata avanti, con il confronto su tutte le iniziative che riguardano la crescita dell’isola. Musumeci ha poi invitato i parlamentari a prendere parte alle celebrazioni che si terranno domani mattina al Teatro Politeama con gli studenti di alcune scuole palermitane, per celebrare il 73esimo anniversario della concessione dello Statuto siciliano.

«Lo snellimento delle procedure amministrative in Sicilia, atteso da numerosi anni, finalmente è realtà - dice il capogruppo di Diventeràbellissima, Alessandro Aricò - Il via libera dato dall’Ars è un importante risultato raggiunto dal governo Musumeci. Dal leale confronto parlamentare, testimoniato anche dall’approvazione all’unanimità dei votanti, prende così il via la stagione delle riforme in Sicilia. Gli imprenditori potranno ora contare su procedure e tempi certi nel loro rapporto con la pubblica amministrazione, finora spesso ostacolato da una burocrazia lenta e farraginosa che invece di attrarre investimenti li scoraggia».

Aricò aggiunge: «I responsabili di ritardi nei procedimenti saranno individuati con precisione e sanzionati dal punto di vista disciplinare in caso di inerzia, così come è assicurata la massima trasparenza di tutte le fasi dell’iter burocratico».

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