"Secondo i dati più recenti, l'occupazione è in ripresa all'inizio di quest'anno, dopo una leggera flessione nella parte finale del 2018. Il tasso di occupazione registra in Italia un segno positivo ma è comunque a un livello che non ci può soddisfare. Il lavoro è carente in larghe aree del Paese. E le conseguenze di questa condizione sono gravi", ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella parlando dal Quirinale in occasione dell'1 maggio, Festa del lavoro.
"Particolarmente insufficiente è l'occupazione femminile e tanto più questo emerge nel confronto con l'Unione europea. Ridurre lo scarto che penalizza le donne in termini di posti di lavoro, di differenza salariale, di possibilità di carriera, è un'assoluta necessità, e può diventare - ha aggiunto il capo dello Stato - uno dei maggiori moltiplicatori di benessere e di crescita".
"La nostra Costituzione riconosce il lavoro come bene sociale e impone alle istituzioni di compiere ogni sforzo per ampliare le opportunità occupazionali, per rimuovere le cause degli squilibri tra territorio, per accrescere le conoscenze, gli investimenti necessari a uno sviluppo sostenibile", ha sottolineato il presidente.
"Si tratta di un dovere pubblico a cui non ci si può sottrarre. Così come non può essere cancellato dalla Costituzione, quel traguardo di piena occupazione che resta una sfida costante, un obiettivo a cui tendere utilizzando ogni leva di intervento".
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