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Telecamere e polizia locale negli istituti, al via Scuole Sicure: 304mila euro ai comuni siciliani

Al via l’operazione Scuole sicure 2019/2020. I comuni interessati - informa il Viminale - dovranno presentare la richiesta di finanziamento alla Prefettura entro il prossimo 31 maggio.

Il contributo, che si compone di una quota fissa di 20.000 euro identica per tutti e di una quota variabile commisurata alla popolazione residente al 1° Gennaio 2018, potrà essere destinato nel prossimo anno scolastico alla realizzazione di sistemi di videosorveglianza (che non abbiamo già beneficiato di forme di contribuzione pubblica), all’assunzione a tempo determinato di agenti di Polizia locale, al pagamento delle prestazioni di lavoro straordinario del personale della Polizia locale, all’acquisto di mezzi ed attrezzature e alla promozione di campagne informative volte alla prevenzione e al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti.

Alla Sicilia andranno 304 mila euro così ripartiti: Siracusa (49.010 euro); Marsala (39.753 euro); Gela (37.858, euro); Ragusa (37.567 euro); Trapani (36.204 euro); Vittoria (35.318 euro); Caltanissetta (34.866 euro) e Agrigento (34.153 euro). I comuni interessati dovranno presentare la richiesta di finanziamento alla Prefettura entro il prossimo 31 maggio.

Soddisfatto il ministro dell’Interno Matteo Salvini, che dice: «La droga è una emergenza nazionale, sono pronto a convocare i rappresentanti delle comunità e di tutti i soggetti interessati. Chi pensa che la droga non sia un problema sbaglia di grosso, soprattutto nei dintorni delle scuole. I venditori di morte vanno colpiti e contrastati duramente».

A proposito di Scuole Sicure, il ministro precisa: «Confermiamo l’impegno concreto a favore degli amministratori locali, rafforzando un’iniziativa che abbiamo inaugurato un anno fa, dedicando risorse specifiche per contrastare gli spacciatori vicino alle scuole. Siamo sempre più attenti alle esigenze del territorio. Con il Decreto sicurezza abbiamo dato più poteri e fondi ai sindaci, abbiamo iniziato a rafforzare tutte le questure d’Italia e abbiamo dato risorse aggiuntive per la videosorveglianza dei Comuni, per la Province, per i paesi sotto i 20 mila abitanti. E oggi continuiamo in questa direzione».

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