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No all'alternanza uomo-donna in giunta, maggioranza Ko all'Ars

Sulla carta è una leggina. Ma dagli effetti enormi, visto che permetterebbe di aumentare il numero di assessori in ogni giunta comunale. Eppure l'effetto principale dell'inizio delle votazioni è politico: maggioranza Ko alla prima prova d'aula.

Col voto segreto è stato infatti bocciato l'articolo 1 della legge sulle giunte comunali. In particolare, questo articolo prevedeva che almeno il 40% degli assessori dovesse essere di sesso femminile. Ma, appunto, col voto segreto la norma è stata cassata. È passato infatti un emendamento dei 5 Stelle che sopprime l'intero articolo 1: la maggioranza di centrodestra, che proponeva la cosiddetta riserva di genere, è stata battuta per 26 a 16.

Evidentemente con i grillini hanno votato anche deputati di altri partiti. E questo ha scatenato la protesta delle deputate del centrodestra, a cominciare dalla capogruppo dell'Udc Eleonora Lo Curto. Marianna Caronia (Mpa) ha annunciato un disegno di legge di iniziativa popolare per recuperare la norma.

Gli altri commi dell'articolo 1, anche questi soppressi, prevedevano la incompatibilità fra la carica di assessore e quella di consigliere comunale.

Dunque, alla luce della votazione di oggi, i sindaci non avranno alcun vincolo nel nominare assessori: non dovranno rispettare l'alternanza fra uomo e donna e potranno indifferentemente scegliere consiglieri comunali o professionisti esterni.

“La bocciatura dell’articolo del ddl sugli enti locali che conteneva la norma sulla rappresentanza di genere nelle giunte comunali, è grave e segna un passo indietro sul terreno presenza delle donne nelle istituzioni. Il PD presenterà un disegno di legge che prevede di migliorare la presenza di genere nelle giunte comunali, nella giunta regionale e la presenza di genere in ogni organismo di rappresentanza di enti o istituzioni regionali”, dice Giuseppe Lupo, capogruppo PD all’Ars.

“Una brutta pagina quella scritta oggi: un emendamento dei 5 Stelle ha proibito la rappresentanza delle donne nelle giunte comunali - commenta il presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè -. Il Movimento 5 stelle, nel caso in cui l’articolo 1 non fosse stato soppresso, aveva presentato un ulteriore emendamento soppressivo del comma 4, che prevedeva la rappresentanza di entrambi i generi nelle giunte”.

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