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Musumeci attacca Toninelli e apre sul referendum per il Ponte sullo Stretto, l'M5s risponde: "È solo un ingrato"

"Abbia rispetto il Ministro e la smetta di apparire come un galoppino elettorale alla ricerca di consenso sul lavoro svolto da altri Enti e Istituzioni". Lo ha detto il presidente della Regione, Nello Musumeci, nel corso di una conferenza stampa, a Palazzo d’Orleans, a Palermo, replicando alle dichiarazioni del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli, durante la sua visita in Sicilia, ieri ed oggi.

"Siamo preoccupati per la condotta del ministro Toninelli, per certi aspetti simpatico per altri versi come cascato dalle nuvole. Però anche la pazienza ha un limite", ha spiegato Musumeci, che ha aggiunto: "E' convinto che al Governo della Regione ci sia gente incapace di intendere e volere. Noi pretendiamo rispetto dal Ministro, nei ruoli, nel linguaggio e nello stile. Non può continuare a compiere passeggiate dall’amaro sapore elettoralistico a poche settimane dalle elezioni europee frequentando quei cantieri che il Governo della Regione siciliana con un’azione tenace e incessante ha consentito di diventare vivi dopo un anno di attività e pressioni nei confronti di Anas o Rfi".

Il governatore poi apre sul Ponte sullo Stretto:"Il ministro Toninelli non può dire che è offensivo parlare di Ponte sullo Stretto, non glielo consentiamo a casa nostra. Prende sempre più consistenza l'ipotesi di indire un referendum sul Ponte dello Stretto tra i siciliani per capire se quest’opera, che non esclude la riqualificazione e il potenziamento della rete infrastrutturale dell’isola, sia realmente condivisa dal popolo siciliano oppure no".

«A Palazzo d’Orleans c'è stato un festival della miserabilità. Musumeci recita lo stesso copione di chi lo ha preceduto in un rapporto di ingratitudine verso lo Stato, in questo caso verso il ministro Toninelli. Ma evidentemente siccome siamo in campagna elettorale il presidente Musumeci pensa di sfoggiare le sue doti di bravura nell’insultare. Però alle Europee non ci mette la faccia, infatti "Diventerà Bellissima" non ci sarà alle elezioni. Noi non veniamo a fare passerelle, dire che un ministro è un "galoppino elettorale" non qualifica il ministro, qualifica chi usa certe espressioni. Il presidente della Regione non ha neppure partecipato all’incontro con il presidente del Consiglio Conte, dovrebbe avere maggiore rispetto per le istituzioni. Abbiamo convocato questa conferenza stampa per ristabilire la verità, non siamo più disposti ad avere come presidente della Regione un galoppino della menzogna».

Lo ha detto il capogruppo del Movimento 5 Stelle all’Ars, Francesco Cappello, nel corso di una conferenza stampa convocata a Palazzo dei Normanni per replicare alle dichiarazioni del presidente della Regione Nello Musumeci. Presenti anche il vicepresidente dell’Ars, Giancarlo Cancelleri, e gli altri parlamentari del M5S.

«Un referendum sul Ponte sullo Stretto? Cosa volete che dicano i siciliani: non ci sono strade, secondo voi i cittadini vogliono il Ponte o le strade? Il nostro non è un no ideologico, noi diciamo che prima del Ponte servono strade e ferrovie, solo dopo possiamo parlare del Ponte».

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