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Scintille sulla Tav, Di Maio: "Sbalordito da Salvini". La replica: "Io irresponsabile? Parlava ai suoi"

La realizzazione della Tav sta mettendo a dura prova il governo. Nervi tesi e botta e risposta tra i due vicepremier, Luigi Di Maio e Matteo Salvini, sull'opera.

"Sono sbalordito dalla minaccia di una crisi di governo che viene da Salvini, è un comportamento irresponsabile. E per cosa poi? Perché noi chiediamo di far avviare un’interlocuzione tra il premier Conte la Francia e l’Ue che è dentro il contratto di governo e allo stesso tempo di non impegnare i soldi dei cittadini per un’opera che va ridiscussa?". Lo ha dichiarato il vicepremier Luigi Di Maio, all’uscita da Montecitorio, dopo l’assemblea dei gruppi M5S, affrettandosi a chiarire che "il gruppo è compatto".

Immediata la replica di Salvini che, durante un'intervista a Rtl, ha parlato proprio della Tav e delle dichiarazioni del suo collega. "Io irresponsabile? No, sono coerente e poi Luigi parlava ai suoi. Comunque non mi scandalizzo, ho sempre lavorato per riavvicinare le posizioni, devono partire i bandi per la Tav, a me interessa quello",

"Questo Governo andrà avanti, sono contento di quanto ha fatto in questi nove mesi e ci sono ancora tante cose da fare". Salvini ha ribadito però che "la Lega non firmerà nessun provvedimento per bloccare l'opera: bisogna scegliere, non si può sempre rimandare".

"Nel contratto c'è la revisione dell'opera che è giusta, si possono tagliare spese, strutture, è giusto chiedere più contributi all'Europa e alla Francia. Non si può fermarla e conto che il buon senso prevalga". Quanto a possibili rinvii della decisione a dopo le Europee di maggio, il ministro ha sottolineato che "il tunnel sarà lì anche l'8 giugno, la scelta va fatta".

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