Un anno di servizio civile obbligatorio per i richiedenti il reddito di cittadinanza che abbiano tra i 18 ed i 28 anni. Arriva al Senato, come preannunciato, un pacchetto di emendamenti della Lega al decretone. La norma si applica a chi non abbia già svolto il servizio civile universale e richiede una «presenza media settimanale di 25 ore».
La gestione viene delegata dal dipartimento per i Giovani alle Regioni, mentre ai centri per l’impiego spetta il controllo.
Gli emendamenti chiedono, inoltre, di dare priorità, nel programma del reddito di cittadinanza, alle famiglie con disabili. Tra le proposte avanzate dai senatori, l’aumento dei coefficienti della scala di equivalenza, la pensione di cittadinanza anche all’anziano che vive con un disabile più giovane, l’esclusione dell’assegno di invalidità dal calcolo dell’Isee. Si chiede poi la priorità per chi ha familiari disabili nell’ottenere un lavoro vicino casa.
Nel dettaglio si chiede che la pensione di cittadinanza vada anche a nuclei con persone con meno di 67 anni se sono «in condizione di disabilità grave o di non autosufficienza» e che il parametro della scala di equivalenza, comunque più ampia di quanto previsto dal decretone, sia incrementato di uno 0,1 per ciascun componente del nucleo familiare «con disabilità grave o non autosufficiente».
Si chiede poi l’obbligo per l’azienda beneficiaria degli incentivi all’assunzione legati al reddito di rispettare la legge per l’inserimento lavorativo dei disabili e che le persone disabili possano a loro volta «manifestare la disponibilità al lavoro». Infine la Lega chiede l’inserimento nel comitato di indirizzo e vigilanza dell’Inps delle rappresentanze delle associazioni disabili.
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