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Dopo dodici anni firmato il contratto per i dipendenti regionali: aumento medio di 90 euro al mese

Si sblocca il nuovo contratto per i dipendenti regionali, con la firma che arriva dopo una trattativa lunghissima, infinita: sono passati infatti dodici anni dall'ultima volta. Il definitivo via libera è arrivato nella sede dell'Aran. L'aumento sarà mediamente di circa 90 euro lorde al mese. Sarebbero state favorite, inoltre, le fasce più basse.

«Un risultato straordinario - evidenzia il presidente della Regione Nello Musumeci - con il quale restituiamo valore all’impegno dei lavoratori. In meno di un anno dall’accantonamento delle risorse e dalle direttive impartite dal Governo si è arrivati alla firma. Un ringraziamento al presidente dell’Aran Ninni Gallo e ai componenti e alle organizzazioni sindacali che hanno lavorato in sinergia con grande impegno».

A esprimere soddisfazione per un traguardo tanto atteso anche l'assessore alla Funzione pubblica Bernardette Grasso. «Sono stati introdotti - sottolinea - nuovi criteri che premiano la meritocrazia e vanno nella direzione di valorizzare le risorse professionali dell’amministrazione regionale. Adesso, il prossimo passo è quello del rinnovo del contratto dei dirigenti».

"Un risultato di importanza straordinaria, se si considera che l'ultimo rinnovo risale a più di dieci anni fa e che per tutti questi anni i lavoratori della pubblica amministrazione regionale hanno lavorato più di un passo indietro rispetto ai loro colleghi del resto d'Italia. La firma del nuovo contratto 2016-2018 è un traguardo fondamentale verso l'efficientamento della macchina regionale e in questo anno, come sindacato, abbiamo messo tutto il nostro impegno per raggiungere l'obiettivo e recuperare il gap temporale nei confronti del resto d'Italia. È il commento di Paolo Montera, segretario generale della Cisl Fp Sicilia, e Mimmo Milazzo, segretario generale della Cisl Sicilia.

“Non è il miglior contratto del mondo ma era necessario firmare per fare un passo avanti.  Gli aumenti sono in linea con il contratto nazionale, ora inizieranno i lavori sulla parte ordinamentale. Staremo attenti e vigileremo affinchè si possano porre in essere quelle condizioni che servono a ridare slancio all’amministrazione”. Lo affermano Fulvio Pantano, Franco Madonia e Peppino Salerno commentando la firma del rinnovo del contratto dei regionali.

Il Siad ha annunciato di non aver firmato l'accordo perchè "non sono state fornite adeguate risposte alle legittime aspettative del personale, sia in materia giuridica sia per quanto riguarda gli aumenti previsti, che non permettono neanche il recupero della perdita del potere di acquisto delle retribuzioni che il Governo aveva promesso", denunciando anche "la mancata previsione di norme per la riclassificazione, riqualificazione e/o per le progressioni verticali, che mortificano i dipendenti compressi in mansionari inadeguati e che sarebbero serviti per adeguare i dipendenti alle nuove esigenze organizzative del mondo del lavoro, anche attraverso il riconoscimento delle mansioni effettivamente svolte; nonché la mancata revisione delle indennità legate allo svolgimento di particolari funzioni professionali, anche se previste dalle leggi".

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