«Questa mattina mi ha chiamato mio padre e mi ha detto che è stato avvicinato da Le Iene in merito ad una piccola azienda di famiglia. Gli hanno chiesto se c'è un lavoratore in nero e lui ha risposto di sì. È una cosa che mi ha detto mio padre qualche giorno fa. Mi sono incazzato, in primis perché è una cosa profondamente sbagliata» racconta in una diretta facebook Alessandro Di Battista.
«Mi sono arrabbiato a morte - prosegue -, perché non si fa e perché a noi fanno le pulci su tutto. Specialmente ora che sto tornando a dare una mano al M5S, e sto portando avanti certi temi come il «no alla Tav». Lui mi ha spiegato che questa persona ogni tanto viene a dare ad una mano, e che la cosa è dovuta ad una fase difficile dell’azienda», racconta ancora Di Battista che sottolinea: «Comprendo, ma non lo giustifico. La prima e l’ultima cosa che voglio fare è dare una mano perché questa persona venga regolarizzata», aggiunge Di Battista.
«'Le Iene' fanno il loro mestiere - dice ancora Di Battista -, non me la sono mai presa con loro, lo sapete. Sono andati dal papà di Di Maio e di Renzi, ora dal mio ed è una cosa giusta. Ora però vadano anche da Berlusconi, a chiedere dei finanziamenti effettuati su Cosa Nostra».
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