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Variazioni di Bilancio in commissione: tagli a pensioni e anticipazioni del Tfr dei regionali

Se servirà o meno una proroga dell’esercizio provvisorio, in scadenza a fine mese, allungando così i tempi per l’esame della manovra finanziaria si capirà domani, quando sul tavolo della commissione Bilancio dell’Ars, in programma alle 10, i deputati prenderanno contezza delle variazioni di bilancio, approvate ieri, con cui la giunta Musumeci ha dovuto recuperare 53 milioni di euro per coprire la quota di disavanzo quantificata dalla Corte dei conti in 2,1 miliardi di euro spalmabili in trent'anni.

Somma attinta per il 2019 dai capitoli del bilancio relativi agli stanziamenti per le pensioni e le anticipazioni del Tfr dei regionali.

Per il 2020 è previsto anche una riduzione di circa 19 milioni del fondo di riserva e di 7 milioni di quello per i servizi di informatica e telecomunicazioni: tagli che serviranno a coprire una parte della 'rata', mentre il resto sarà recuperato sempre dai capitoli che riguardano i regionali.

Un apposito fondo di accantonamento è invece previsto dal 2021, coperto attraverso la finanziaria. La palla passa quindi ai deputati che in commissione Bilancio dovranno esaminare il ddl con tempi davvero stretti.

"Preoccupati dalle variazioni di bilancio approvate dalla Giunta, vigileremo affinchè a pagarne le conseguenze non siano i lavoratori regionali". A dirlo è Paolo Montera, segretario regionale della Cisl Fp Sicilia, commentando il prelievo da nove milioni di euro che l'assessore all'Economia Gaetano Armao ha annunciato dal Fondo Pensioni Sicilia per coprire la quota di disavanzo quantificata dalla Corte dei conti. In particolare si tratta di risorse del capitolo "Somme per anticipazioni in conto buonuscita da erogare tramite il fondo pensioni", ovvero degli anticipi del Tfr che i dipendenti possono richiedere all’ente previdenziale regionale.

"L'assessore - prosegue Montera - ha spiegato che si tratta di 'coperture tecniche' e che le risorse prelevate quest'anno potranno essere ricollocate già con la prossima legge di stabilità. Controlleremo che ciò avvenga, a tutela dei diritti dei lavoratori della pubblica amministrazione regionale, perché non debbano essere loro a pagare per errori commessi in passato da altri".

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