"Malta faccia sbarcare subito donne e bambini da quelle imbarcazioni e li mandi in Italia. Li accoglieremo. Siamo pronti ancora una volta a dare, come sempre, una lezione di umanità all'Europa intera". Così Luigi Di Maio su un social network intervenendo sull'emergenza delle due navi delle Ong Sea Watch e Sea Eye in acque maltesi. "Questa Europa - aggiunge - così non va, la cambieremo con le prossime elezioni europee. Ma i bambini non possono pagare il prezzo di un'Europa che si gira dall'altra parte per non vedere".
Dopo che donne e bambini saranno sbarcate delle due navi ong "ci mettiamo al telefono con ognuno dei capi di Stato europei e li costringiamo a rispettare le quote previste per ogni Paese". Lo ha detto Luigi Di Maio. "Ancora una volta - ha aggiunto - solo l'Italia viene chiamata in causa. Malta non fa attraccare le imbarcazioni nonostante siano nelle loro acque territoriali. Tutta l'Europa se ne frega. Non possiamo continuare a cedere a questo ricatto. Ma per me nessun bambino con la sua mamma può stare in mare ostaggio dell'egoismo degli Stati europei".
Il premier Giuseppe Conte e il vicepremier Luigi Di Maio hanno discusso telefonicamente della vicenda Sea Watch, si apprende da fonti di Palazzo Chigi. Al centro del colloquio telefonico c'è stata l'iniziativa di contattare Malta per far sbarcare mamme e bambini a bordo delle due navi, segnalando la disponibilità dell'Italia ad accoglierli.
"Una nave tedesca e una nave olandese, in acque maltesi. Ma ad accogliere dovrebbe essere ancora una volta l'Italia. La nostra Italia che ha già accolto quasi un milione di persone negli ultimi anni, dove più di un milione di bambini vive in condizioni di povertà assoluta. Il traffico di esseri umani va fermato: chi scappa dalla guerra arriva in Italia in aereo, come già fanno in tanti, non con i barconi. Possiamo inviare a bordo medicine, cibo e vestiti, ma basta ricatti. Meno partenze, meno morti. Io non cambio idea", ha poi commentato Matteo Salvini su Fb.
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