L’Autorità di Audit, in piena estate, aveva messo per iscritto che alle Attività Produttive della Regione, cuore della spesa dei fondi europei era necessario «incrementare il personale, stante il notevole numero di domande pervenute e il conseguente ritardo che può determinarsi a causa delle carenze riscontrate». Ma alcuni mesi dopo, come si legge in un approfondimento di Giacinto Pipitone sul Giornale di Sicilia in edicola, dei trasferimenti per rafforzare l’organico non c’è traccia. I 68 avviati qualche settimana fa spostando funzionari dai Beni Culturali sono stati ufficialmente bloccati ieri per via delle proteste dei sindacati. E questo accade mentre prosegue il conto alla rovescia che obbliga la Regione a spendere quasi 700 milioni entro fine anno per evitare di restituirli a Bruxelles.