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Bloccati tutti i provvedimenti sulla mobilità dei regionali. Lo ha deciso oggi l’assessore regionale alla Funzione pubblica, Bernardette Grasso, di fronte alle contestazioni e alle motivazioni fornite dei sindacati autonomi maggioritari Cobas-Codir, Sadirs, Siad e Ugl.
In ballo c'erano i trasferimenti verso le dighe e dai Beni culturali alle Attività produttive. L’assessore nella riunione ha esordito ribadendo la necessità urgente e straordinaria, da parte di alcuni dipartimenti regionali, di ricevere e aveva dichiarato di essere pronta a predisporre quanto di propria competenza per avviare trasferimento di personale verso il dipartimento Attività produttive utilizzando l’istituto della mobilità straordinaria, che derogherebbe da tutti i vincoli contrattualmente previsti. I sindacati autonomi hanno per contestato con forza la legittimità e gli effetti negativi della cosiddetta circolare Pistorio/Grasso sulla mobilità e hanno ribadito la necessità di seguire regole precise “togliendo ai dirigenti generali di potere emanare delle vere e proprie liste di proscrizione con le quali potrebbero disfarsi del personale ritenuto meno efficiente o poco gradito”.
I sindacati maggioritari hanno sollecitato l’assessore a rendere nota la ricognizione sui fabbisogni di personale, obbligatoria per legge prima di avviare qualsivoglia processo di mobilità, “che risulta essere già pronta e dalla quale sembrerebbero emergere dati inimmaginabili dal momento che tutti i dipartimenti risulterebbero in forte carenza di personale e, quindi, nessuno sarebbe nelle condizioni di cedere unità nei suddetti processi di mobilità”.
Cobas-Codir, Sadirs, Siad e Ugl, guidati da Marcello Minio, Dario Matranga, Franco Madonia, Fulvio Pantano, Angelo Lo Curto, Vincenzo Bustinto, Ernesto Lo Verso e Marcello Ficile hanno quindi contestato la mobilità straordinaria richiamata dall’assessore dal momento che la straordinarietà non può essere “la regola” ma può rappresentare un fatto meramente episodico già, peraltro, esaurito con i provvedimenti posti in essere negli anni passati. Da qui la decisione dell’assessore “che si è impegnata a bloccare tutti i provvedimenti di mobilità in essere e ha invitato tutti i sindacati presenti a inviare per iscritto le proprie proposte sull’istituto della mobilità che, fra l’altro, saranno anche oggetto del contratto giuridico già in discussione con l’Aran Sicilia”.
9 Commenti
Sarino
18/10/2018 19:18
E ci mancherebbe! Chi li scolla dalle poltrone?
Giuseppe
18/10/2018 19:39
E certo, prima bisogna monitorare. Perché logicamente non si sa in quali uffici sono dislocati.....VERGOGNOSO.
Toti
18/10/2018 19:48
In Sicilia non cambiarà mai nulla. Qualcuno ci prova e poi desiste perchè ci mettono tanti bastoni per impedirgli di andare avanti..... ognuno vuole curare il proprio orticello .... quindi si continua ad avere Uffici sguarniti di personale ed altri uffici con esubero di personale..
Piero. 51
19/10/2018 07:02
I sindacati si guarderanno bene da chiedere le piante organiche da rifare alla luce delle ridotte necessità di impiegati in vista della indifferibile digitalizzazione degli uffici. Tutti gli esuberi potrebbero essere distaccati presso le sedi degli innumerevoli e indefiniti sindacati carenti di addetti.
gino
19/10/2018 07:07
I SINDACATI REGIONALI SONO IL CANCRO DELLA BUROCRAZIA IN SICILIA, SEMPRE A DIFESA DEI NULLAFACENTI, DI MOBILITA' NEANCHE A PARLARNE, A LORO INTERESSA NON PERDERE LE TESSERE, SE POI ALLA REGIONE NON FUNZIONA NIENTE CHI SE NE FREGA.
pippo
19/10/2018 07:31
vorrei tranquillizzare i dipendenti regionali che temono i trasferimenti da un ufficio all'altro: tranquilli anche cambiando l'ufficio continuerete a fare quello che facevate prima: NULLA
sandro
19/10/2018 07:47
vieni tu così ci fai vedere come si lavora
Giuseppe 18
19/10/2018 07:45
Un motivo certamente ci sarà per la differenza di marcia fra nord e sud. In Sicilia e' praticamente impossibile attuare una anche minima riforma . Prevalgono interessi di pochi ma che sono i poteri forti.
PAOLO 65
19/10/2018 20:22
Pippo sono ansioso di conoscere che lavoro fai, poi ti invito a venire a fare le verifiche sui cantieri in tutta la sicilia, solo con il rimborso spese che ti restituiscono dopo un anno. Alzati alle cinque di mattina per arrivare a cesro', montalbano elicona, santa domenica di vittoria, arrivaci e poi comincia a lavorare verificavando i lavori, poi torna la stessa girnata, se non sapete di cosa parlate sarebbe meglio tacere. ci fai chiu' fiura.
paola65
19/10/2018 20:28
Sono pienamente daccorsdo che i trasferimenti sono necessari in base alle necessita'. Ma il problema è un'altro a cosa serve trasferire un architetto della soprintendenza ad un ufficio amministrativo che gestisce fondi europei? o un ing, dei lavori pubblici agli ufficin di collocamento? La verita' è che la riforma della amministrazione che ha unificato la dirigenza senza distinzione di titolo di studi. creando una ignoranza per attività ed assegnazione, poiche' non è detto perche' laureato in agronomia sia capace a gestire lavori pubblici.