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Pubblico, Bongiorno: "Lotta all'assenteismo anche con impronte digitali"

La ministra per la Pubblica amministrazione Giulia Bongiorno

«Per troppo tempo in Italia il risanamento dei conti è passato attraverso i tagli alla spesa pubblica, anche con riferimento alle assunzioni. Credo che sfuggano le conseguenze di questi tagli perché si pensa che tagliare la Pa significhi tagliare i fannulloni. La verità è più complessa: i tagli hanno conseguenze devastanti per ciascuno di noi». Così la ministra della Pubblica amministrazione, Giulia Bongiorno, torna a parlare - in un’intervista a QN - del suo piano per 450mila assunzioni.

«Deve essere chiaro - afferma - che non intendiamo fare infornate generalizzate di personale, ma selezionare le professionalità indispensabili». La riforma prevederà anche altri aspetti: «Prendendo a prestito un termine calcistico, ho in mente un tridente offensivo - dice -. È vero, servono nuove risorse, ma chi è già nella pubblica amministrazione deve essere messo nelle condizioni di lavorare meglio: c'è tanta gente che serve lo Stato con correttezza e professionalità, ma è innegabile che si possa chiedere molto di più. Prima di tutto, bisogna combattere l'assenteismo e fare una riforma della dirigenza».

«L'assenteismo - osserva - è un duplice tradimento: nei confronti della collettività, perché i servizi ne risentono, e nei confronti di chi lavora onestamente. Mettere in campo ogni misura atta a prevenirlo è un dovere, non un’opzione: per questo penso a rilevazioni biometriche, come le impronte digitali o la scansione dell’iride».

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