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Casaleggio "profetizza" la fine del Parlamento, le opposizioni insorgono

Davide Casaleggio

Il leader silente del MoVimento che ha più eletti a Camera e Senato parla e ipotizza la fine del Parlamento. «Un giorno potrebbe diventare inutile grazie alla democrazia diretta in Rete», dice Davide Casaleggio al quotidiano 'La Verità'. Torna l’aura di profezia che fu già del guru M5S Gianroberto, il padre, e la politica si scatena. Ma il primo altolà viene proprio dal presidente della Camera Roberto Fico che con forza ribadisce la centralità delle camere. «Ho deciso di convocare la Conferenza dei Presidenti di commissione, un organismo che è stato poco utilizzato in passato ma che può essere importante per rendere i lavori della Camera sempre più coordinati e quindi più efficienti. L’ho fatto perché credo fortemente nella centralità del Parlamento e ritengo che il suo operato vada valorizzato nell’interesse collettivo», afferma.

Sul tema interviene anche Luigi Di Maio, decisamente più morbido: «sul futuro i Casaleggio ci prendono sempre» e che il Parlamento deve dimostrare «con atti concreti» di non essere obsoleto. «La riflessione riguarda una sfida che abbiamo di fronte - dice il ministro per i rapporti con il Parlamento Riccardo Fraccaro (M5S) -: valorizzare il Parlamento nell’ottica di una funzionalità rinnovata. Vogliamo integrare la rappresentanza con la democrazia diretta per restituire le istituzioni ai cittadini». Le opposizioni invece gridano al rischio di autoritarismo.

In un’intervista in cui nega che in Italia esista un problema sicurezza e afferma che l’Ue dovrebbe introdurre referendum sui trattati Ue - con rischio Brexit -, Casaleggio Jr guarda avanti. "Oggi grazie alla Rete e alle tecnologie esistono strumenti di partecipazione decisamente più democratici ed efficaci in termini di rappresentatività popolare di qualunque modello di governo novecentesco - dice -. Il superamento della democrazia rappresentativa è inevitabile». «Il Parlamento - sostiene - ci sarebbe e ci sarebbe con il suo primitivo e più alto compito: garantire che il volere dei cittadini venga tradotto in atti concreti e coerenti. Tra qualche lustro è possibile che non sarà più necessario nemmeno in questa forma».

«Dimostra l’autoritarismo del M5S», dice il presidente Pd Matteo Orfini. Per Federico Fornaro capogruppo di Leu alla Camera «Casaleggio propone una dittatura». Laura Boldrini parla di democrazia diretta a fasi alterne per le mancate consultazioni su voucher, fondi della Lega e Commissione di Vigilanza Rai. In Forza Italia Maurizio Gasparri denuncia «le manipolazioni M5S», ma il portavoce Giorgio Mulè riduce tutto a "un’altra minchiata», dovuta al caldo. Altri parlano di «deliri eversivi» o invocano l’intervento del premier. «Serve una reazione forte» dice il segretario Pd Maurizio Martina, ma si deve «assumere in pieno il tema della democrazia diretta».

Per Casaleggio «i grandi cambiamenti sociali possono avvenire solo coinvolgendo tutti attraverso la partecipazione in prima persona e non per delega». Oggi la piattaforma online Rousseau, dal filosofo francese del '700 teorico dell’eguaglianza. Casaleggio senior, cofondatore di M5S, in 'Gaià preconizzava per il 2054 una guerra tra tirannie e democrazie (dirette).

Maria Elena Boschi, ministro delle riforme del governo Renzi, interviene a sorpresa con un tweet :La nostra riforma costituzionale prevedeva di superare il Senato e ci hanno accusato di deriva autoritaria. Adesso che Casaleggio chiede di eliminare tutto il Parlamento dove sono i custodi della Costituzione? Tutti in ferie?», si chiede l’ex ministro.

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