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Amministrative, mezza Sicilia al voto: urne aperte fino alle 23 in 138 comuni. Affluenza alle 12 al 16,94%

Mezza Sicilia alle urne. Sono stati aperti regolarmente alle 7 i seggi nei 760 comuni al voto per il rinnovo dei sindaci e dei Consigli comunali. I seggi rimarranno aperti fino alle ore 23, subito dopo comincerà lo spoglio. Alle 12 l'affluenza alle urne era pari al 16,94% (i dati sono forniti dall’ufficio elettorale della Regione Siciliana), mentre a livello nazionale è al 19,82%.

Nell'Isola sono coinvolti 138 comuni, 19 le città sopra i 15mila abitanti dove si andrà al ballottaggio il 24 giugno se nessuno dei candidati a sindaco supererà al primo turno quota 40%, come prevede la legge elettorale per gli enti locali.

Cinque i capoluoghi di provincia al voto: Catania, Messina, Ragusa, Siracusa, e Trapani. Un test importante per partiti, movimenti e per le coalizioni di centrodestra e centrosinistra che risultano divise in molti centri.

Alle urne sono chiamati 1.657.147 elettori (692.224 solo nei capoluoghi) che voteranno in 1942 sezioni per eleggere sindaci e un esercito di 1806 consiglieri comunali. Nei cinque capoluoghi i candidati a sindaco sono 31: 5 a Trapani, 7 a Siracusa, 7 a Ragusa, 7 a Messina, 5 a Catania. Si vota anche in 12 circoscrizioni a Messina e Catania.

AFFLUENZA. Cresce rispetto alle scorse amministrative l'affluenza al voto alle 12 in tutti i capoluoghi di provincia siciliani, tranne Trapani, chiamati alle urne. Secondo le rilevazioni dell'ufficio elettorale della Regione siciliana, il record dei votanti è a Messina con 36.976, pari al 18,78% degli aventi diritto, contro il 13,59 % delle scorse elezioni. A Ragusa hanno votato in 11.099, pari al 17,85%, contro il 10,90% delle passate amministrative. A Siracusa i votanti sono stati 17.549, pari al 17%, contro il passato 12,86%; a Trapani 9.871, pari al 16,47% contro lo scorso 17,06%.
Infine a Catania i votanti sono stati 40.654, pari al 15,33%, contro il 12,04 % delle scorse elezioni.

Sul calo di affluenza al voto a Trapani probabilmente hanno influito le vicende politiche dello scorso anno: si era già votato infatti a giugno del 2017. Al ballottaggio andò solo il candidato sindaco Piero Savona (Pd) dopo la decadenza del candidato di centrodestra Girolamo Fazio che si ritirò dalla competizione, nonostante fosse il più votato al primo turno, a seguito delle vicende giudiziarie che lo coinvolsero.
Per vincere Savona aveva bisogno che votasse almeno la metà degli aventi diritto, mentre l'affluenza si fermò al 26,75%. A quel punto fu necessaria la nomina di un commissario.

NEL RESTO D'ITALIA. Si vota anche nel resto d'Italia dove complessivamente sono chiamati a esprimere la loro preferenza quasi 7 milioni di elettori (6 milioni 744.087). Venti i capoluoghi di provincia interessati dalla consultazione elettorale. Sul totale dei comuni al voto si contano 109 comuni "superiori", cioè con più di 15.000 abitanti e 651 "inferiori".
I capoluoghi di provincia interessati dalla consultazione elettorale, oltre a quelli siciliani, sono Brescia, Sondrio, Treviso, Vicenza, Imperia, Massa, Pisa, Siena, Ancona, Teramo, Terni, Viterbo, Avellino, Barletta, Brindisi.
Sono interessati dalla consultazione elettorale anche due consigli circoscrizionali, il III e l'VIII Municipio di Roma Capitale.

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