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Finanziaria all'Ars, sì a norma su ex Pip: in 2800 saranno assunti alla Resais

Palazzo dei Normanni

All'Ars è corsa contro il tempo per la finanziaria. Dopo il tour de force domenicale, l'Aula torna a riunirsi per gli ultimi articoli.

E l'Aula è ripartita dagli ex Pip. Dal primo gennaio 2019 una platea di circa 2.800 persone che per ora percepiscono un sussidio, saranno assunti alla Resais, società controllata al 100% dalla Regione siciliana. Lo prevede la norma approvata in apertura della seduta.

Intanto, l'Ars ha approvato il maxi-emendamento, sub-emendato in alcune parti da M5s e commissione Bilancio, che raggruppa interventi di spesa con fondi comunitari e statali. Via libera dunque ai fondi per l'emergenza idrica a Messina, per l'abbattimento delle barriere architettoniche, per il pagamento dei servizi di assistenza al erogati dall'Enav all'aeroporto di Comiso.

E ancora, fondi per il potenziamento dei presidi ospedalieri nelle zone classificate ad alto rischio ambientale, per la bonifica dell'ex area Sanderson e il risanamento delle aree di Messina, 50 mln per il rischio amianto, per i rifugi sanitari, per i piani regolatori gtenerali dei comuni e dei piani di utilizzo del demanio marittimo. Fondi anche per impianti sportivi, enti di culto, alle start-up dell'innovazione, per la valorizzazione della fornace 'Penna' e per la trasformazione e l'utilizzo della propria barca, nave o peschereccio per finalità turistica e di pescaturismo. In totale oltre 250 milioni di fondi strutturali e statali.

"La manovra va approvata entro oggi, altrimenti l'Assemblea sarà sciolta. Per cui se in aula c'è serenità bene, altrimenti sarò costretto a velocizzare la trattazione delle norme perché bisogna chiudere oggi",  ha detto Miccichè, rivolgendosi all'aula in risposta al deputato del M5s, Sergio Tancredi, che aveva contestato la velocità con cui è stata approvata la norma sugli ex Pip.

DISABILI E PRECARI. La domenica di lavoro all’Ars ha portato a un’accelerazione sulla Finanziaria con l’approvazione delle norme per i disabili e quelle per i precari.

Si tratta di misure che coinvolgono oltre 27 mila persone in Sicilia. La norma in favore dei disabili stanzia 226 milioni per i casi gravissimi più altri 40 per quelli “semplicemente” gravi. Altri cinque milioni vanno ai cosiddetti piani personalizzati per i disabili.

La norma per i precari stanzia circa 230 milioni per proroghe e soprattutto stabilizzazioni. Oltre 15mila precari sono stati stabilizzati con le norme approvate. Si tratta di circa 13 mila lavoratori degli enti locali, il resto del personale gravita in società controllate dalla Regione. Per alcuni deputati delle opposizioni, tuttavia, ci sarebbe il rischio di impugnative da parte della Presidenza del Consiglio dei ministri.

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