ROMA. È iniziato il secondo giro di consultazioni al Quirinale per la formazione del nuovo governo. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, incontrerà, in ordine così come da calendario, il Gruppo per le Autonomie, Gruppo Misto del Senato e Gruppo Misto della Camera dei deputati. Sempre in mattinata Liberi e uguali (Leu).
Attesi nel pomeriggio gli incontri più determinanti. Alle ore 16.30 le consultazioni col capo dello Stato riprenderanno col Partito democratico, segue l'area del Centrodestra (Lega-Fi-Fdi) alle 17.30. Infine, il Movimento 5 Stelle, alle 18.30.
Domani invece toccherà alle cariche istituzionali, con un ordine quindi invertito rispetto al primo giro.
C'è grande attesa - soprattutto per gli incontri del pomeriggio - per queste consultazioni, che dovrebbero essere quelle decisive per la formazione del nuovo governo. Dopo la tensione dei giorni scorsi, intanto, ieri pare che Matteo Salvini e Luigi Di Maio abbiano ritrovato l'intesa. La scelta di affidare la presidenza della Commissione speciale della Camera a un uomo del Carroccio sembra riportare la direttrice di un possibile accordo di governo sull'asse Lega-M5s.
I due leader si sono sentiti al telefono e poi hanno diramato una nota congiunta in cui annunciano l'accordo stretto con "spirito di collaborazione" per rendere "operativo il Parlamento al più presto".
Sull'accordo Salvini-Di Maio pesa però la figura di Silvio Berlusconi, alleato del Carroccio, ma la cui presenza in un esecutivo di centrodestra con il Movimento resta indigeribile per i 5 Stelle.
Intanto oggi Salvini, Berlusconi e Meloni saliranno insieme al Colle ma prima si incontreranno per un vertice. Gli umori che filtrano parlano di un lento ma progressivo sganciamento di Salvini dal Cavaliere sorretto da una quasi certa vittoria del Carroccio alle prossime regionali.
È uno scenario in divenire che lascia spazi per un possibile allentamento della morsa di Forza Italia sulla Lega per rendere possibile la nascita di un governo con il Movimento. "Chi vota in Molise come in Friuli, sappia che votando Lega può darci una mano ad accelerare la nascita del governo. Se la Lega e il centrodestra vinceranno queste due elezioni vedete che il governo arriva in fretta, qualcuno abbassa la cresta e noi finalmente cominciamo a lavorare" è il messaggio che lancia Salvini e che pare diretto sia a Di Maio che a Berlusconi.
"Domani come centrodestra unito andremo al Colle dal presidente Mattarella", aveva detto ieri Salvini.
Anche il leader del Movimento prende tempo: continua a rivendicare la sua premiership ma capisce che il suo possibile alleato ha bisogno di tempo. Per questo riferisce che al Quirinale annuncerà la costituzione di un comitato scientifico che studi le possibili convergenze di programma con Lega ma anche con il Pd su cui tuttavia fa piovere una doccia gelata: "le risposte che attendevo non sono quelle giuste". Quanto ai dem, nonostante il fronte del dialogo con il M5s cresca, le prospettive per un'apertura non sono mature.
Di fatto sia da Lega sia dal M5s arriverà, in forme e modi diversi, una sostanziale richiesta di avere ancora tempo. Ma non è detto che Mattarella acconsenta a lasciar finire nel nulla anche questa seconda consultazione: ascolterà i suoi interlocutori e deciderà come procedere. Le strade, fatta eccezione per un ritorno al voto, sono tutte aperte, anche quella di un incarico esplorativo ad una personalità terza.
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