PALERMO. Dopo la tempesta torna il sereno, forse. Vittorio Sgarbi annuncia le sue dimissioni il 4 aprile e ringrazia Nello Musumeci, rendendosi disponibile per un eventuale incarico da consulente.
Si ricuce insomma il rapporto fra il critico d'arte e il governatore, incrinato a causa della polemica sulle dimissioni di Sgarbi da assessore regionale ai Beni culturali dopo l'elezione di quest'ultimo alla Camera. Era stato proprio Sgarbi a parlare delle dimissioni come di "una scelta non sua ma voluta da altri", facendo emergere tensioni e dissapori con Musumeci. Oggi superati da "una consensuale risoluzione" e Sgarbi conferma l'intenzione di lasciare, data annunciata: il 4 aprile, in occasione della mostra al Museo Abatellis allo Steri. "Dopo questa cerimonia chiuderò la mia attività di assessore", ha detto Sgarbi.
Nel frattempo, è stato fatto già il nome del suo probabile successore: l'archeologo Sebastiano Tusa.
"Ringrazio il presidente Musumeci per avere trovato la strada di una consensuale risoluzione della mia esperienza di assessore - prosegue -. Il malinteso era nato per il mancato incontro con il promotore della ricostruzione del Tempio G di Selinunte".
"Lo ringrazio soprattutto per avere ribadito la sua stima e la considerazione per il mio lavoro, valutando con molta convinzione l'opportunità - aggiunge - di un mio ruolo di consulente per le attività culturali".
"Non voglio entrare in contrasto con Musumeci sulla valutazione dei ruoli politici e amministrativi, e anzi lo ringrazio della sua pazienza, della sua considerazione - conclude - della sua proposta di continuare una collaborazione,i cui risultati si vedono in questi giorni,nell'ambito delle attività di Palermo capitale italiana della Cultura 2018".
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