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Politiche, alle urne tra code e ritardi
Il bollino antifrode rallenta il voto
Alle 19 affluenza al 58%, Sicilia ultima

ROMA. Il voto a rilento, le code ai seggi, ma anche gli intoppi nella distribuzione delle schede. Gli italiani chiamati alle urne si sono scontrati col nuovo sistema elettorale: quasi ovunque lunghe file di elettori, soprattutto fuori dai seggi delle grandi città, Roma e Milano in testa.

Il dato sulle affluenze al voto in queste politiche 2018 fa segnare una marcata ripresa: alle 19 il dato definitivo è stato pari al 59,14%, parecchi punti percentuali in più rispetto allo stesso dato del 2013, quando però si votò in due giorni. Il dato è molto vicino a quello delle europee del 2014, anche se relativo alle ore 23, pari al 58,69%.

La percentuale dell'affluenza registra il segno più anche nelle regionali, vale a dire Lombardia e Lazio, che eleggono i nuovi governatori. Il dato delle 19 in Lombardia ha fotografato un'affluenza del 59,24% (1.516 i comuni chiamati al voto), assai più alto rispetto al 51,23% del 2013. Nel Lazio (378 comuni) alla stessa ora ha votato il 50,89% degli aventi diritto, dato che distanza di parecchio il 45,48% di cinque anni fa.

A livello regionale, la classifica dei territori che hanno avuto un'affluenza più alta vede ai primi posti l'Emilia Romagna, con il 65,99%, seguita dall'Umbria, con 64,86%, e dal Veneto (64,59%). Tra le regioni con un'affluenza più bassa c'è la Sicilia, fotografata alle 19 al 47,06%, seguono la Calabria (49,55%), la Sardegna (52,49%) e la Campania (52,59%). L'analisi dei capoluoghi di regione, vede svettare Bologna (66,55%), Perugia (65,235) e Venezia (64,08%).

AFFLUENZA IN SICILIA

AFFLUENZA NEL RESTO D'ITALIA

A rallentare il voto, in particolare, le disposizioni circa il bollino antifrode, ovvero il talloncino apposto sulle schede per Camera e Senato che va rimosso richiedendo a scrutatori e presidenti di seggio delle operazioni in più. Tanto che per velocizzare l'attività dei seggi nel pomeriggio i vicepresidenti sono stati autorizzati a supportare i presidenti circa le operazioni connesse proprio al bollino.

Per evitare l'affollamento dei seggi in orario di chiusura Campidoglio e Comune di Milano nel pomeriggio invitano gli elettori "ad andare a votare il prima possibile". Si teme che i seggi non possano chiudere per le 23 a fronte di lunghe code di elettori. Ma non solo le file hanno caratterizzato la giornata. Ci sono stati anche ritardi e sbagli nella distribuzione delle schede.

A Palermo sono state ristampate nella notte le schede elettorali di 200 sezioni dove, per un errore nella perimetrazione dei collegi da parte del Comune, erano stati inseriti dei candidati di un altro collegio. Le schede sono state poi ridistribuite ma i seggi hanno aperto con ritardo tra le proteste degli elettori.

Problemi analoghi risolti nella notte a Mantova dove però le operazioni di voto sono partite regolarmente alle 7. Casi di schede con nomi dei candidati sbagliati si sono registrati anche nella Capitale e in Piemonte: in un seggio di Roma, nel quartiere Parioli, la presidente di seggio ha aperto e vuotato l'urna mettendo in una busta i voti degli elettori espressi fino a quel momento, 36, utilizzando le schede sbagliate, assicurando che gli elettori sarebbero stati ricontatti e fatti rivotare. Stessa situazione nel collegio di Rivolta Bormida e Castelnuovo Bormida, in provincia di Alessandria.

Nell'hinterland milanese, a Pioltello, nel napoletano e a Imperia alcune persone sono state denunciate perchè sorprese a fotografare la scheda, mentre una Femen è comparsa a seno nudo mentre Silvio Berlusconi stava votando per "annunciargli" che "il suo tempo è scaduto", come aveva scritto sul suo corpo. La donna è stata indagata.

A Napoli la scrutatrice di un seggio ha improvvisamente iniziato a inveire contro i presenti e poi ha strappato l'elenco degli aventi diritto al voto. Voto all'esterno del giardino di una scuola invece per alcuni disabili di Padova a causa di un montascale rotto. E persino il presidente del Comitato Paralimpico, Luca Pancalli si sfoga in in un tweet: "la sezione al primo piano inaccessibile...io e tantissimi anziani costretti a votare in un seggio di fortuna.
Vergogna!".
E in serata anche la notizia di due anziani elettori morti per un malore al seggio, una donna di 85 anni a Matera ed un uomo di 88 anni a Pordenone.

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