PALERMO. Tutti contro tutti alla Direzione del Pd siciliano, questo pomeriggio a Palermo. Dopo le polemiche seguite alle elezioni regionali, il partito si è riunito in vista delle polemiche del 4 marzo. A dispetto delle aspettative, però, non sono venute fuori indicazioni definite sulla composizione delle liste.
"Credo che il nostro compito oggi sia, anche per la campagna elettorale che si è aperta, di essere davvero una formazione compatta e sfidante rispetto al governo regionale - ha detto Fausto Raciti, segretario regionale del Pd -. Musumeci ha scaricato sul precedente governo i problemi che ci sono adesso. Sono quelli che il centrosinistra ha ereditato dalle precedenti gestioni di centrodestra".
"Noi o sposiamo quello che abbiamo fatto o scegliamo la discontinuità che vuole Musumeci - ha spiegato -. Noi rivendichiamo quello cha abbiamo fatto. Il governo sta evidenziando la sua improvvisazione su temi come quelli dei rifiuti".
"La formula che ci troviamo davanti - ha aggiunto - per le nazionali è un modello che tende a tenere insieme due percorsi che in natura dovrebbero essere distinti: l'anima della destra dura e quella moderata, accomodatrice come Forza Italia. Noi dobbiamo provare a sfidare questo modello sia a livello siciliano che nazionale".
A margine della direzione l'ex presidente della Regione, Rosario Crocetta è tornato sulla candidatura di Daniela Cardinale, figlia di Salvatore, leader di Sicilia Futura: "Le candidature si scelgono a livello nazionale. Se mi sarà chiesto un parere, lo darò. Non voglio gettare benzina sul fuoco e non mi contrappongo a nessuna candidatura. Ogni area politica farà le sue proposte, se quella di Salvatore Cardinale proporrà Daniela Cardinale, non capisco quale sia lo scandalo".
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