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Regione, alla Sas scontro su incarichi e consulenze: dipendenti in piazza

PALERMO. Alla Sas, società partecipata della Regione con 2 mila dipendenti, ci sarebbero troppi incarichi professionali e consulenze, spese di missione anomale, servizi all’esterno, e tutto questo senza valorizzare il personale dipendente e senza aumentare le ore ai 250 con contratto part-time. È l’attacco dei sindacati che per giovedì prossimo dalle 10 alle 15 hanno organizzato un sit-in di protesta durante il quale discuteranno in assemblea dei problemi societari. Le sigle puntano il dito contro l'amministratore unico che replica annunciando querela.

La manifestazione è stata indetta da Cgil Fp, Cisl Fp, Fisascat Cisl e Cobas-Codir. Le sigle parlano  di “situazione di stallo” in cui sono fermi i rapporti sindacali e di “decisioni unilaterali supportate anche da scelte gestionali che, a parere delle scriventi che potrebbero arrecare dei danni irreparabili e che potrebbero mettere in discussione anche la stessa esistenza della Servizi Ausiliari Sicilia”. I sindacati dunque oltre a rivendicare maggiore attenzione al personale interno temono per le casse della società che conta oltre duemila dipendenti. Anche perché alcuni svolgerebbero altre mansioni rispetto all’inquadramento con rischio di innescare ricorsi “ e causa un anno erariale”.

L’amministratore unico, Sergio Tufano, si è riservato di rispondere punto per punto a tutte le contestazioni mosse e anticipa che presenterà una querela “a tutela della mia persona. Questo è un attacco violento e spropositato oltre che ingiustificato”.  E aggiunge che “il conferimento degli incarichi avviene sulla base di una long list e nel rispetto delle norme. Sul personale part-time esiste una normativa che vieta di aggirare il blocco delle assunzioni aumentando le ore a dipendenti che comunque sono a 32 ore su 36”.

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