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All'Ars potrebbero arrivare solo 7 partiti: chi entra e chi esce dopo il voto

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PALERMO. Se i primi dati dello scrutinio verranno confermati, all’Ars potrebbero arrivare al massimo sette partiti. E Nello Musumeci potrebbe avere quella (risicatissima) maggioranza che alla vigilia nessuno immaginava.

Sia chiaro, stiamo commentando dati molto parziali (3.400 sezioni su 5.300) ma un trend è già evidente. Nel centrodestra, malgrado gli ottimistici exit poll della vigilia, la lista di Salvini e Meloni è molto in calo (4,9%) e così resterebbe fuori dall’Ars. La soglia minima di accesso è il 5%. E per ora nella coalizione che sostiene Musumeci la superano l’Udc (7%), i Popolari Autonomisti di Saverio Romano e Raffaele Lombardo (7,4%) e Diventerà Bellissima, il movimento dello stesso Musumeci che avrebbe il 6%.

Forza Italia sta superando il target fissato alla vigilia del voto e viaggia intorno al 16%. Ma, soprattutto, la somma delle liste del centrodestra si attesta sul 40-41%, che secondo i sondaggisti è la soglia minima per conquistare almeno 35-36 deputati, cioè la maggioranza di almeno un parlamentare.

Sempre se questi scrutini verranno confermati dai risultati finali, nel centrosinistra Ap, il partito di Alfano e D’Alia, rischia di restare fuori dall’Ars (al momento viaggia intorno al 4%). La Lista Micari, quella frutto dell’asse Orlando-Crocetta, è lontanissima: 2,2%. Mentre il Pdr di Totò Cardinale, col Psi di Vizzini e Oddo, oscilla intorno al 5-6%.

Il Pd è intorno al 13-14%. Ma il dato evidente è che la somma delle liste del centrosinistra, circa il 25-26%, è di molto superiore al risultato di Fabrizio Micari, fermo intorno al 18-19%.

Dato diametralmente opposto a quello dei grillini. Cancelleri per ora è accreditato di circa 7 punti in più della lista 5 Stelle. Segnale che ha usufruito a proprio vantaggio del voto disgiunto, cioè di una parte di consensi di elettori del centrosinistra che hanno votato una delle liste a sostegno di Micari ma non lo stesso candidato presidente.

Infine, la lista di Claudio Fava – I Cento Passi – oscilla intorno al 5%. Per il momento è fra i sette partiti ammessi all’Ars. Ma lo scrutinio è a poco più di metà percorso e i dati di chi è intorno al 5 per cento sono fin troppo ballerini.

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