
ROMA. Il nuovo Codice antimafia, approvato ieri, è una misura di contrasto "in linea con la realtà della mafia che è sempre più impresa e sempre meno coppola e lupara", ha sottolineato Giancarlo Caselli, magistrato già capo del pool antimafia di Palermo, intervenuto a '6 su Radio1' proprio sul tema dell'approvazione di questo 'aggiornato' strumento di lotta ai clan e alla corruzione che potenzia la confisca dei beni.
"E' un risultato davvero importante - ha detto Caselli- perché punta molto all'attacco contro le ricchezze e i patrimoni mafiosi. Il Codice è in linea con la realtà della mafia che è sempre più impresa e sempre meno coppola e lupara e in linea anche con un certo modo di pensare dei mafiosi che temono di andare in galera ma temono soprattutto di essere toccati nel portafoglio perché il loro potere è un potere economico. Questo nuovo codice prevede il potenziamento della confisca, dunque dell'espropriazione delle ricchezze mafiose, attraverso procedure più veloci, e non è solo questione di tempo ma anche di sensibilità. Prevedere una corsia preferenziale, significa attenzione per un problema fondamentale per la nostra democrazia".
Infine, sulle possibili modifiche, in futuro, al codice sul punto dell' equiparazione dei corrotti ai mafiosi, Caselli ha esortato a non considerare come meno gravi i reati di corruzione.
"La corruzione è un male terribile, mina la nostra economia, è un problemaccio. Papa Francesco dice che di peggio c'è solo la tratta degli esseri umani. Monitoriamo, ed eventualmente correggiamo, ma per favore senza il retro pensiero che poi non è un reato così grave", ha detto Caselli.
Persone:
4 Commenti
Salvo P.
28/09/2017 15:46
Bravissimi, vi siete fatti la legge per voi, corruzzione(soltanto associativa), quindi i beni dei politici, my, etc... Indagati per corruzione i loro beni possono stare tranquilli. Bravi un passo avanti, e cento ne farete indietro...
piero 2018
28/09/2017 16:28
Spiegati meglio, io non ho capito nulla, troppo allusivo e poco chiaro e trasparente, ma po parrari meggiu
Gianni
29/09/2017 08:38
Andate a colpire le bande rumene che stanno saccheggiando tutta la sicilia Invece di colpire sempre gli stessi.
Salvo P.
29/09/2017 11:14
Corruzione soltanto associativa, quindi se un magistrato, giudice, politico viene arrestato per corruzione, e non è associativa, i suoi beni non vengono sequestrato... Ok, ho capito tutto. Bravi aiutatevi tra di voi, che Dio vi aiuta sempre di più.