BROLO. "Sono e rimango il candidato del Movimento 5 Stelle alla presidenza della Regione siciliana". Così Giancarlo Cancelleri a margine di una iniziativa dei 5stelle a Brolo commentando la sospensione in via cautelare da parte del Tribunale di Palermo delle "regionarie", con cui i 5stelle hanno scelto i candidati alle regionali in Sicilia.
Riferendosi al militante che ha presentato il ricorso accolto dal Tribunale, Cancelleri ha aggiunto: "Una persona che non vuole firmare il codice di comportamento che è alla base delle nostre regole, non vedo perche dovrebbe avere il diritto di candidarsi".
"Siamo l'unico partito ad aver fatto le primarie e a dotarci di un codice etico, se qualcuno non vuole stare alle nostre regole è giusto che stia fuori", ha proseguito Cancelleri. "Il M5s è nato per non diventare un partito - ha concluso - Molti di questi ricorsi azzeccagarbugli che ci piovono contro nascono dal fatto che le regole che ci siamo dati impongono di essere incensurati e di sottoscrivere il nostro codice etico".
Cancelleri ha parlato anche della riorganizzazione della macchina amministrativa della Regione: "Tutti i burocrati che guidano i dipartimenti della Regione si prenderanno un turno di riposo. Se vinciamo cambieremo tutto in un paio di mesi, ho già chi farà il segretario generale e un gruppo di dirigenti regionali con i quali ho parlato e stiamo lavorando: non farò i nomi nemmeno sotto tortura per non mettere nessuno in difficoltà. Tra noi c'è un impegno d'onore".
La decisione del tribunale di Palermo è stata commentata stamattina su Facebook dal deputato Alessandro Di Battista: "Giancarlo Cancelleri è il nostro candidato alla Presidenza della Regione. Come tutti gli altri candidati scelti con le regionarie. Vogliono provare a fermarci con un ricorso da azzeccagarbugli. Non succederà. Andiamo avanti. Voi sosteneteci perché sarà durissima. Durissima. Le tenteranno tutte perché la Sicilia amministrata dal M5S rappresenta un pericolo enorme per centinaia di politicanti senza scrupoli. Proveranno a fermarci, a infangarci, soprattutto proveranno a spaventare i siciliani".
Dello stesso tenore l'intervento del vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio: "Dicono che abbiamo sospeso il tour in Sicilia e che Giancarlo sia stato 'congelato'. Macchè!".
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