ROMA. "In Sicilia la questione del centrosinistra sembra complicata ma in realtà è molto semplice: siamo davanti all'ennesimo tentativo di Orlando di comandare la Regione. Ci ha provato tante volte, sia di persona che agganciandosi ad altri nomi come Rita Borsellino. Non ci è mai riuscito, ma questo è il suo pallino e proprio non ce la fa a rinunciarci. Ha deciso di fare il governatore-ombra dietro a Micari".
Lo afferma il governatore della Sicilia, Rosario Crocetta, in un'intervista al Mattino. "Mi sento a tutti gli effetti il candidato, il primo candidato del Pd. E non perché lo dico io: lo dice lo statuto, che stabilisce che un presidente è ricandidato", evidenzia Crocetta.
"La mia candidatura è legittima, il non riproporla è illegittimo. Dopodiché, non voglio imporre nulla: si facciano le primarie, e chi vince guida la coalizione. È l'unico modo da parte mia di potere accettare alternative: anche perché quelle che vedo in giro sono tutte più deboli della mia, e non intendo partecipare a questo suicidio politico".
Se le primarie non si fanno, "vado avanti comunque e credo che altri gruppi civici verranno con me. Anche perché il civismo vincente in Sicilia l'ho inventato io", prosegue Crocetta. "Leoluca Orlando pensa di stare facendo la grande invenzione con il nome di Fabrizio Micari. Ma sono stato io col Megafono a portare per la prima volta il centrosinistra alla guida della Regione. A Roma fanno finta di dimenticare la mia 'mission impossible' e pensano che i voti dovuti alla mia candidatura siano nella loro cassaforte, ma si sbagliano".
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