PALERMO. «Serve una riflessione sul disagio sociale ed economico che attraversa ampi strati della popolazione. Candidati, alleanze, nomi? Parliamo invece di programmi e di cose da fare». A dirlo è Saverio Romano, leader di Cantiere popolare, nella relazione di apertura dell’assemblea regionale che si tiene a Cefalù.
«Parliamo di povertà e di esclusione sociale, di mancanza di lavoro, di tariffe aeree esose per i siciliani e di viabilità al collasso, di emergenza rifiuti, di migranti e di coesione sociale, di difesa del territorio e dell’ambiente. Idee e soluzioni ai problemi veri»,
«Questo serve - ha aggiunto -. Il resto è secondario. Prima i contenuti e solo in un secondo tempo i candidati che possono farsene interpreti».
«Il consenso dei cittadini e la partecipazione politica - ha aggiunto Romano - si conquistano con la passione civile e con l'impegno. La Sicilia va ricostruita: il disastro prodotto dal governo Crocetta è sotto gli occhi di tutti. Noi siamo stati opposizione a Crocetta ed è un dato politico di cui siamo fieri. Ora occorre rimboccarsi le maniche e mettere insieme le energie migliori per dare alla Sicilia una alternativa responsabile, credibile, di Centro».
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