PALERMO. “Faraone? E’ solo un capo corrente. Non capisco perché dovrei commentare le sue esternazioni, che sono solo opinioni a titolo personale”: Rosario Crocetta ha appena letto le dichiarazioni di Davide Faraone sull’opportunità di indire le primarie per scegliere il candidato alla presidenza della Regione. E subito si riapre lo scontro interno al Pd.
“Vuole la verità – esordisce Crocetta -? E’ fallito il patto Faraone-Cardinale. Alle Primarie nazionali Renzi ha preso in Sicilia un risultato più basso rispetto al resto d’Italia. E la colpa è di Faraone”.
Crocetta aggiunge che “lavorerò per un Pd unito e per coalizione unita, come ho sempre cercato di fare in questi anni. Faraone continua invece ad avere cieco furore contro di me. Un atteggiamento che non porta a niente. Lancia le primarie per non parlare del risultato delle primarie attuali in Sicilia. Contesto la legittimità della proposta di Faraone, non è il segretario del partito: se ne faccia una ragione. E’ un capo corrente, può esprimere un’opinione ma la sua è solo una proposta”.
Secondo Crocetta, che da tempo ha annunciato la propria autoricandidatura, l’iter per decidere chi correrà per Palazzo d’Orleans è un altro: “Ci si incontra come partito, poi ci si accorda con gli alleati. Che primarie ha in mente Faraone? Di coalizione o di partito? Io invece voglio una valutazione sul governo, lui cerca di evitarla perché sa che non può che essere positiva. Lo ha detto perfino Baccei: questo è il miglior governo degli ultimi 40 anni”.
Proprio nel giorno delle primarie, domenica, Crocetta ha provato a riallacciare i rapporti col segretario del Pd Fausto Raciti. Su Faraone invece il giudizio del presidente resta durissimo: “Siamo di nuovo a una discussione irrazionale di un uomo avviluppato su stesso che non si confronta col mondo. Posso inseguire i ragionamenti solitari di Faraone? Io seguo ragionamenti politici”.
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