PALERMO. A subire i tagli più profondi sono i consorzi universitari, si salvano invece i teatri e brindano gli aeroporti di Birgi e Comiso che incassano i fondi per rilanciarsi.
L’ultima Finanziaria dell’era Crocetta si chiude col varo di una maxi tabella che assegna finanziamenti per 241 milioni e mezzo a enti e associazioni pubbliche e private.
È questo il cuore politico della manovra. I teatri ottengono tutti più o meno lo stesso budget dell’anno scorso. E c’è anche un fondo da 1,1 milioni per finanziare iniziative culturali, artistiche e scientifiche di particolare rilevanza. Scende il budget per i corsi di formazione del cosiddetto obbligo formativo: da 16,1 milioni a 10,2. È andata male a (quasi) tutto il mondo che ruota intorno alle università. Brinda solo l’Università di Enna che passa dal nulla del 2016 al milione e mezzo stanziato per il 2017.
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